Petrucci: “voglio restituire a Dovi l'aiuto che ha dato a me”

Petrucci: “voglio restituire a Dovi l'aiuto che ha dato a me”

Il pilota del team Ducati si racconta in un'intervista e spiega quanto è stato difficile arrivare alla vittoria in MotoGP

10.06.2019 ( Aggiornata il 10.06.2019 10:02 )

Danilo Petrucci e il suo sogno di vittoria hanno trovato concretezza nel Gp del Mugello, quando, l'italiano del team ufficiale Ducati, è riuscito a centrare l'obiettivo di una vita conquistando il gradino più alto del podio.
Una vittoria meritata che ha dato vita insieme al compagno di squadra Andrea Dovizioso e allo spagnolo Marc Marquez ad una bagarre incredibile che ha portato il ternano ad avere la meglio su tutti.

PERCORSO ATIPICO - Petrucci, in un'intervista a Motogp.com racconta il suo percorso e la gioia per la vittoria conquistata su un circuito italiano:”il mio percorso è stato strano per diversi motivi. – dice – Sarebbe piaciuto anche a me compiere una crescita agonistica ”tipica”, ma ad esempio quando ero piccolo e molti iniziavano a competere con le minimoto, mio padre aveva paura che sarei rimasto traumatizzato da un ambiente così competitivo. Quindi, ho iniziato dal trial, poi sono passato al motocross, e quando sono passato alle derivate di serie ero già piuttosto maturo come età e come fisico.”

VINCE CHI NON MOLLA - Il numero 9 del team Ducati parla poi della vittoria:”in tanti credevano che non avrei mai potuto vincere una gara in motogp, ma ho cercato sempre di mettermi in discussione, non ho mai mollato dimostrando che si può vincere in Motogp anche senza compiere il percorso classico. La vittoria mi ha tolto un peso perchè so che posso essere veloce e competitivo e voglio continuare a questi livelli per tutta la stagione.”

AMICIZIA CON IL DOVI – Petrucci ha dedicato la sua vittoria a Dovizioso che all'interno del box lo ha sempre consigliato nel migliore dei modi. Per alcuni il suo primo posto è stato visto solo come una vittoria in meno per il Dovi nella rincorsa al titolo iridato, ma in realtà il Petrux spiega che tra di loro niente è cambiato:”il fatto che in cima al podio ci sia posto solo per un pilota – conclude - rappresenta il lato più duro del nostro sport, ma questo non significa che non possano nascere amicizie sincere e rispetto reciproco tra piloti ed anche compagni di squadra. Chiaramente anche lui voleva vincere, non gli è stato possibile ed ha perso qualche punto da Marquez quindi difficilmente poteva essere contento in assoluto ma era davvero contento per me. Vincere almeno una gara era il mio obiettivo ed Andrea ha fatto tanto per aiutarmi, da parte mia mi piacerebbe aiutare lui a conseguire il suo obiettivo.”

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