Marquez: ”Non abbiamo bisogno di fare follie, dobbiamo fare il meglio”

Marquez: ”Non abbiamo bisogno di fare follie, dobbiamo fare il meglio”

Lo spagnolo ha detto che per la gara teme le Yamaha e Andrea Dovizioso

12.09.2019 ( Aggiornata il 12.09.2019 18:02 )

Marc Marquez arriva a Misano con la voglia di vincere: dopo le ultime due gare nelle quali è arrivato secondo, il suo personale riscatto potrebbe arrivare proprio in Italia.
Ma riuscirà a battere Andrea Dovizioso, vincitore dello scorso anno e anche le Yamaha che sono state molto forti nei test?

RIPARTIAMO DA MISANO - “Le ultime due gare – spiega l'alfiere Honda - non sono state le migliori per l'ultima curva ma ad esempio a Silverstone lo scorso anno ho faticato molto quindi quest'anno possiamo dire che siamo migliorati.”
Il tempo di pensare al passato è però ormai terminato e Marquez è concentrato sulla gara di domenica: “gli ultimi test fatti a Misano – dice – sono stati interessanti, per tutti il passo gara è stato più lento dello scorso anno, però i piloti Yamaha sono stati veloci e anche Dovizioso nonostante non fosse al 100%. Quello che dobbiamo fare domenica ma anche in ottica campionato è mantenere la calma e cercare di vincere le gare.”

“NIENTE FOLLIE” - Al World Misano Circuit Marco Simoncelli, lo spagnolo ha conquistato cinque vittorie suddivise nelle tre categorie, qual'è la chiave quindi per riuscire a fare bene ancora? “Come circuito – prosegue – è molto difficile, ci sono due tre punti di frenata, curve veloci e curve lente quindi è difficile mantere una certa regolarità, ma la pista mi piace e per il weekend abbiamo nuovi pezzi da testare. In ogni modo non c'è bisogno di fare follie con la base che abbiamo, dobbiamo cercare di fare il meglio.”

SAPORE DI VITTORIA - Per un pilota spagnolo – viene chiesto a Marc in conferenza stampa – è più bello vincere su un circuito italiano vista la rivalità tra Spagna e Italia?
“È la stessa cosa – conclude - la prossima volta andiamo in Spagna e per me sono sempre 25 punti conquistati, si preferisce sempre gareggiare davanti al pubblico di casa, ma quando sei in pista con il casco allacciato non ricordi dove sei.”

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