Alberto Puig: “Lorenzo test rider Yamaha? È la sua vita”

Alberto Puig: “Lorenzo test rider Yamaha? È la sua vita”

Il team manager Honda commenta la scelta di Lorenzo di tornare in Yamaha come test rider

10.02.2020 10:15

Durante la tre giorni di test a Sepang che si è conclusa nella giornata di ieri e che ha visto il francese Fabio Quartararo in sella alla Yamaha del team Petronas dominare su tutti, a parlare è stato anche il team manager Honda Alberto Puig. L'argomento in questione è stato Jorge Lorenzo che durante la gara di Valencia del 2019 aveva deciso di dare il suo addio al mondo delle competizioni rescindendo il contratto di due anni che aveva con Honda a causa di problemi fisici, ma che poi ha deciso di tornare in sella alla Yamaha come tester.

Decisioni confuse


Puig ha quindi parlato di Jorge e della sua scelta: ”Con Jorge – spiega Puig - non abbiamo infranto il contratto, che era di due anni. Ma quando arriva un pilota e ti dice che vuole andarsene perché ha paura di farsi del male e, inoltre, che non trova la motivazione per guidare, puoi solo rispondere 'ok' e lasciarlo andare via".

La Honda, quindi, come spiega il team manager, non ha potuto far altro che accettare sapendo quanto sia pericoloso questo sport: ”Non potevamo costringerlo a correre – prosegue - e rischiare che si facesse male dato che diceva di non sentirsi pronto”.

Amici come prima


Lorenzo, nonostante un piccolo break dopo la fine del campionato, si è quindi dato da fare per il suo futuro arrivando a capire che proprio del tutto il Motomondiale non voleva lasciarlo decidendo così di tornare in sella alla Yamaha come test driver. Da parte di Honda e dello stesso Puig, però, sembra non esserci rancore: ”Eravamo tutti lì quando Jorge aveva deciso di ritirarsi a Valencia. – prosegue il team manager - Poi, per qualche ragione ha cambiato idea e dobbiamo rispettarlo".

"Dal nostro punto di vista, abbiamo fatto la cosa giusta. Quando era con noi abbiamo fatto del nostro meglio, anche se questo non è stato abbastanza, ma tutti incluso me hanno dato il massimo, Honda ha fatto la cosa giusta, se in seguito ha deciso di guidare la Yamaha è la sua vita, non interferiamo. Ogni persona può fare quello ciò che vuole della sua vita, siamo felici per lui. Non gli auguriamo nulla di brutto, anzi, desideriamo che sia felice e abbia la fortuna che gli è mancata l'anno scorso”.

E i “segreti” della Honda?


Puig, non crede inoltre che il maiorchino adesso che è in Yamaha possa svelare al nuovo team i “segreti” della RC213V: ”Non succede – ha concluso - che un pilota lasci un team con un libro di appunti o con i disegni di una moto. È vero che ha l'esperienza di guida e che potrà dire come era la Honda o anche com'era la Ducati, ma non è facile trasferire queste informazioni. Non esiste una formula magica".

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