La quarantena di Max Biaggi: l’intervista a Savadori

La quarantena di Max Biaggi: l’intervista a Savadori

“Non so cucinare, vado avanti a scatolette… “ dice il ‘Corsaro’, che intervista Savadori in diretta Instagram e lancia l’idea di aprire una Racing School al Mugello

 

27.03.2020 ( Aggiornata il 27.03.2020 09:56 )

La quarantena da Coronavirus sta facendo fare tante cose ‘strane’ alle persone. Max Biaggi, ad esempio, si è scoperto conduttore nelle dirette Instagram. E bisogna riconoscere che il sei volte iridato se la cava mica male nell’intervistare i colleghi. Oggi pomeriggio il ‘Corsaro’ ha colpito ancora, andando a pizzicare Lorenzo Savadori, e facendoci scoprire così che il ‘Sava’ sta facendo una quarantena molto particolare.

In casa, senza neanche il wifi


“Sono nella mia casa nuova, perché sono andato a vivere da solo”, racconta Savadori. “Ero appena tornato dai test Pirelli per il CIV ed era il mio primo giorno qui quando è uscito il decreto che ci fa stare tutti a casa… Praticamente, sono arrivato e mi hanno chiuso qui, da solo, con pochissime cose. Non ho neanche il wifi, mi faccio l’hotspot con il wifi per guardare Netflix in TV. Però c’è il lato positivo: sono completamente in autogestione. Ho trovato il mio mantra, mi sto allenando e preparando per quando finirà tutto”, racconta Savadori.

“Ho la stanza degli ospiti adibita a piccola palestra con gli attrezzi che mi ha prestato Dovi, che ringrazio,così mi posso allenare a pieno regime”, dice Savadori, inquadrando la spinning bike e una mountain bike sottosopra, perché dopo essere rientrato da un’uscita in bici è scattato il divieto degli allenamenti all’aperto.

La Racing School di Max Biaggi


In tempo di quarantena, Max Biaggi sta coltivando anche un’idea che gli era già balenata lo scorso anno, ma che non aveva ancora divulgato.

“Stavo pensando un giorno di organizzare una scuola di uno o due giorni, una Racing School per giovani o adulti, che abbiano già un minimo di esperienza… Una cosa professionale, dove portare la mia esperienza ma poi anche quella di uno, due, massimo tre persone che mi diano una mano. Ti ho detto che sarai una di quelle?” chiede Biaggi.

“Sì sì, sono a disposizione”, dice Savadori con entusiasmo.

“Non voglio farla tanto per farla, ma dev’essere una cosa bella, che rimanga nell’immaginario delle persone. Non deve essere solo andare in moto come le altre Racing School ma voglio dargli quel qualcosa in più che non deve essere solo la mia persona, ma la presenza dei piloti, della MotoGP, della Superbike, collaudatori...", aggiunge il romano.

“Speravo di farla quest’anno, ma purtroppo non si può. Comunque tu hai 30 anni, abbiamo tempo…” scherza Biaggi.

“Vorrei farlo in un bel circuito: il Mugello, che è ‘il’ circuito, secondo me: ci si corre il mondiale, c’è la storia, è di proprietà della Ferrari... Magari l’anno prossimo, fra marzo e giugno”, aggiunge il 'Corsaro'.

La quarantena di Max


Biaggi interagisce poi anche con i follower, e legge le loro domande.

“Quando tornerai sulla MotoGP?” gli chiede un fan.

“Per adesso penso di guidare lo scooter!” risponde Biaggi, che poi racconta della sua quarantena.

“Sono a casa da 16 giorni con i miei figli. Io esco 10 minuti una volta ogni 2 giorni a prendere qualcosa da mangiare, non sono di quelli che hanno riempito le credenze di provviste.

“E poi in cucina sono una pippa, se non viene qualcuno ad aiutarmi sono rovinato… per fortuna ci sono le scatolette, ma tra un po’ se vado avanti così rischio di abbaiare ...”

Savadori interviene: “Dobbiamo fare un corso di cucina!”

E Biaggi: “Sì, e sai come lo intitoliamo? La sopravvivenza!”

La MotoGP


Impossibile, poi non parlare di moto. Max Biaggi gli chiede com’è la nuova Aprilia GP 20 che ‘Sava’ ha provato a Sepang.

L’ho provata poco ma la MotoGP è davvero una categorie bellissima. Le gomme sono molto diverse. Con le Pirelli della SBK fai il set up anche in base ai movimenti della carcassa, in MotoGP la carcassa è molto rigida, i movimenti sono pochi e quando ci sono, sono violenti. Bisogna arrivare a non farglieli fare. E poi quando metti la gomma nuova, con Pirelli in SBK la moto migliora in frenata, in percorrenza e in uscita per almeno due o tre giri. La Michelin per la MotoGP devi saperla sfruttare, e allora lì sì che vai a migliorare, ma è più facile da dire che da fare. Bisogna fare chilometri”, spiega Savadori.

“Guardo anche le tue le gare vecchie, ho rivisto da poco la tua prima gara in 500 quando hai vinto”, aggiunge Savadori.

“Ogni tanto è figo vedere quelli di una volta”, fa eco Biaggi. “Li paragoni con quelli oggi, che piegano molto di più… E come sono diverse le riprese televisive. Allora ti riprendevano da lontanissimo, oggi ti entrano dentro la moto mentre sei in gara”.

Mi piacerebbe provare una 500 due tempi…” dice Savadori.

Biaggi si alza e inquadra e la sua Yamaha 2 tempi che troneggia nel salone.

“Mi ricordo quando eri a fare i test a Brno, io ero lì per l’europeo”, dice Savadori.

“Ci dobbiamo tornare”, promette Biaggi che poi, come un anchorman navigato, saluta il suo ospite prima che passi la mezz’ora e che s’interrompa la diretta in streaming.

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