MotoGP, Ciabatti: “Iannone con Ducati in Pramac? Mai dire mai”

MotoGP, Ciabatti: “Iannone con Ducati in Pramac? Mai dire mai”

“È un pilota che ha sempre dimostrato di essere tra i più veloci. Penso che si renda perfettamente conto di aver fatto degli errori di valutazione nella sua carriera in momenti decisivi”, dice il direttore sportivo di Ducati Corse

21.04.2020 10:40

Qualche giorno fa Andrea Iannone in una diretta Istagram con Max Biaggi ha detto che se tornasse indietro non andrebbe mai via da Ducati.

Segno evidente che il pilota di Vasto si rende conto di aver commesso un errore, e Paolo Ciabatti, lo sa bene. In un’intervista su  Sky Sport MotoGP, il direttore sportivo di Ducati Corse ha detto “Io credo che Iannone abbia un grandissimo talento, sia un pilota velocissimo, si è un po’ perso per strada per tanti motivi, penso che si renda perfettamente conto di aver fatto degli errori di valutazione nella sua carriera in momenti decisivi”.

“Con Iannone amicizia e affetto”


Tutto è partito dalle dichiarazioni di Francesco Guidotti, il team manager Ducati Pramac, che, intervistato su Sky, ha parlato dell’ipotesi del ritorno di Iannone.

“Se ci trovassimo nella condizione che a noi manca un pilota e lui è alla ricerca di una moto, - ha concluso - si potrebbe anche fare”, ha detto Guidotti.

E Paolo Ciabatti è d’accordo.

"Andrea Iannone ha tantissimi pregi e qualche difetto, ogni tanto si comporta in un modo che può lasciare perplessi. Anche in questo periodo di clausura ci siamo sentiti con messaggi sui rispettivi instagram, c’è un rapporto di amicizia e d’affetto che non si è mai interrotto”, ha detto Paolo Ciabatti.

È chiaro che da una parte il compito principale del team Pramac è di far crescere piloti giovani promettenti per fare da vivaio, come è stato per Iannone, Petrucci, Miller e Bagnaia. Da questo punto di vista Andrea Iannone ha 30 anni, non si posizionerebbe perfettamente in un programma del genere. Detto questo, perché no? Mai dire mai”.

“Iannone è uno dei piloti più veloci”


Dalle parole di Paolo Ciabatti è emersa una stima sportiva verso il pilota, e anche un affetto, nonostante certe volte li abbia fatti un po’arrabbiare, come ha detto lo stesso direttore sportivo di Ducati.

“In questo momento sta scontando una squalifica in cui non voglio entrare, ma che è comunque molto pesante, considerando le accuse che gli sono state rivolte. È un pilota che ha sempre dimostrato di essere tra i più veloci che ci sono in questo momento, era uno dei piloti che combatteva con Marquez in Moto2 e a volte vinceva, quindi perché no?", ha detto ancora a proposito del ritorno in Ducati Pramac.

“E poi c’è quasi un rapporto di amore filiale tra lui e Paolo Campinoti, proprietario del team Pramac, e quando ci sono queste situazioni, è difficile dire di no.

“Al di là di queste cose, non ne abbiamo mai parlato, abbiamo 5 piloti attualmente con noi, bisogna capire prima come potremo gestire nel 2021 questi piloti estremamente validi e poi eventualmente pensare a delle possibilità diverse.

Detto questo, la stima e l’affetto per Andrea Iannone, sono sempre immutati, ogni tanto ci ha fatto arrabbiare per i suoi atteggiamenti, ma lo ha fatto un po’ con tutti nel paddock, fa parte del personaggio", ha aggiunto Ciabatti.

Lo squadrone Ducati del 2021


Alla domanda se possiamo aspettarci una conferma della line up attuale per il 2021, Ciabatti ha osservato che vede come situazione positiva “il fatto di non avere dei contratti firmati per il 2021, considerando che i contratti firmati nel dicembre-gennaio scorsi risulteranno troppo onerosi.

"Dal nostro punto di vista, non abbiamo una grande fretta, è vero che i 5 piloti sotto contratto con noi sono ottimi e affronteremo il discorso più avanti, anche per capire quante risorse avremo a disposizione, ovviamente tenendo in considerazione le loro esigenze.

“E’ presto per dirlo, ma potrebbe succedere che le cose rimangano invariate per il 2021, visto che il campionato 2020 nella migliore delle ipotesi sarà in un formato ridotto, considerato il numero di gare. Sono considerazioni che in questo momento non stiamo facendo, abbiamo altre priorità con questa crisi", ha aggiunto Ciabatti.

Nuove leve in vista


Parlando sempre di mercato piloti, alla domanda se Baldassarri e Bastianini potrebbero essere nomi su cui Ducati potrebbe contare per il futuro, Ciabatti ha detto che "Sicuramente sono due nomi importanti a cui aggiungerei Jorge Martin, piloti che seguiamo da tempo e che hanno un buon potenziale. Sfortunatamente non possiamo fare dei grandi ragionamenti considerata la situazione e tutto si sposterà al 2022, però è vero che seguiamo da diverso tempo sia Bastianini e sia Baldassari, soprattutto il primo. Per Baldassari c’era anche l’ipotesi di passasse in Avintia quest’anno, ma poi non se n’è fatto nulla. Detto questo, tutte le ipotesi per questi piloti sono spostate al 2022".

La stima di Viñales


A proposito delle dichiarazioni di Maverick Vinales, sul suo passaggio sfumato in Ducati, Ciabatti ha commentato: “Eravamo convinti anche noi che Vinales avrebbe fatto bene in Ducati, per questo lo abbiamo seguito. Mi fa piacere che Maverick ritenga che in Ducati ci sia un ambiente molto gradevole e che la moto sia competitiva, questo merito va a Dall’Igna e a tutti gli ingegneri. Sono attestati di stima che fanno piacere, soprattutto se vengono da un pilota come Vinales".

La ripartenza forse in Austria


A proposito del calendario della MotoGP, Ciabatti ha detto che “l’ipotesi più ottimistica e più probabile è partire ad agosto in Austria, e se ci riuscirà la Formula 1 a porte chiuse, lo può fare anche la MotoGP.

L’obiettivo è disputare una decina di gare quest’anno, al di là del numero minimo previsto dal regolamento, ormai superato per via della situazione eccezionale. Il Mondiale è valido anche qualora le gare fossero 10 o 8, l’obiettivo di Dorna è capire al più presto quali Paesi potranno ospitare delle gare di MotoGP e, qualora il numero sia limitato, magari anche valutare di disputare due Gran Premi sullo stesso circuito in due weekend successivi.

"Dovremo prendere tutte le misure del caso con mascherine, guanti, tamponi e test sierologici. Speriamo da agosto a settembre di dare il via a un campionato in forma ridotta che avrebbe comunque la sua validità".

Le difficoltà


Ciabatti ha parlato anche delle diverse problematiche che dovranno affrontare.

"Tra cui il numero limitato di persone che si potranno muovere, un problema che avremo anche in futuro. Oltre a questo, gestire una moto sola pur avendo una moto quasi pronta nel camion in termini di pezzi di ricambio, significa avere dei risparmi significativi, considerando che per Ducati questo varrebbe anche per i team satellite come Pramac e Avintia.

“Le altre squadre non sono d’accordo, salvo Aprilia, ma noi continuiamo a pensare che nei prossimi anni le risorse saranno minori e che quindi bisognerà fare questo tipo di ragionamenti. È vero che con una moto sola non si può fare il flag to flag, ma non è un problema insormontabile così come il timore di non correre, non avendo il tempo di riparare la moto in caso di incidente. Non mi sembra sia mai successo considerando che Moto3, Moto2 e la Superbike hanno una sola moto nel box: è chiaro che in alcuni casi rischi di saltare una sessione, ma vale per tutti. Detto questo, non c’è maggioranza, ma ne torneremo a parlare".

Ducati darà un taglio


Alla domanda di come vive Ducati questo momento e come cambierà il Motomondiale, Ciabatti ha detto: "Ducati è chiusa da metà marzo, non produciamo moto, i concessionari sono chiusi e i dipendenti a casa, quindi è una situazione difficile, come nel settore automotive dove i risultati sono preoccupanti, per non dire tragici.

“Dovremo ritarare gli investimenti nelle corse, in funzione del volume d’affari, a cominciare anche se rischio di essere impopolari, intervenendo anche dal salario dei piloti. Non credo che le cifre a cui ci siamo abituati quando tutto andava bene siano proponibili in futuro, perché ci sarà una crisi economica a livello globale, e tutti ci dovremo adeguare.

"Stiamo soffrendo tutti, per questo è fondamentale ripartire anche con un mondiale ridotto, Carmelo Ezpeleta sta facendo tutto il possibile e io sono fiducioso che ce la faremo", ha concluso Paolo Ciabatti.

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