Crutchlow: “Il TT? Mi piacerebbe, ma poi dovrei divorziare”

Crutchlow: “Il TT? Mi piacerebbe, ma poi dovrei divorziare”

Il pilota del team LCR ha raccontato la sua esperienza in Ducati, ha parlato delle doti di Marc Marquez ed è stato comprensivo nei confronti di Jorge Lorenzo

19 maggio 2020

Questo difficile periodo caratterizzato dalla pandemia del Coronavirus, Cal Crutchlow lo sta passando in California,  con l’inseparabile moglie Lucy e la figlia Willow, lontano dalla sua Isola di Man, famosa per il Tourist Trophy. L’inglese è stato intervistato da Marieta Evans e ha ammesso che se volesse correre il TT dovrebbe fare i conti, per prima cosa, proprio con sua moglie: “Mai dire mai, ma questa volta dico mai. Adoro l’Isola di Man, il TT è un evento speciale, molto diverso da quello che sono abituato a fare. Mi piace guardarlo, ma se decidessi di correre poi dovrei divorziare”.

La RC213V


L’ultima volta che è salito in sella alla sua Honda è stato nei test del Qatar, dove proprio la casa alata pare aver trovato dei problemi, ma Crutchlow ha spiegato: “Trovare dei problemi è positivo, grazie a questi puoi dare informazioni per migliorare. Abbiamo fatto un buon lavoro, Honda ha lavorato bene sia sul motore sia sull’elettronica e in Qatar ci siamo resi conto che bisogna migliorare l’aerodinamica. Con il mio stile di guida posso dare informazioni neutrali che sono importanti”.

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Marquez e Lorenzo


Con la sua stessa moto Marc Marquez ha vinto finora sei titoli nella top class e di lui ha detto: “Marquez è veloce con qualunque moto o gomma. Nessuno è come lui. In pista ci sono molti più piloti come me”. Lo scorso anno Lorenzo (che qui è tornato a parlare della sua avventura in Ducati) non è riuscito nella sfida con Honda e l’inglese ha spiegato: “Posso capirlo. Se si fosse dato più tempo si sarebbe adattato, ma i piloti sono impazienti. Lui è uno che ha vinto e con Honda faticava a centrare la top 10. Dopo le cadute che ha avuto, a Barcellona e poi ad Assen, è normale che non ha più guidato come prima. Sono stati due incidenti importanti”.

L’esperienza con la Rossa


Infine l’unico pilota inglese della MotoGP ha parlato del suo anno passato in Ducati, il 2014: “Mi ha aiutato a crescere come pilota guidare la Ducati. Non è stato facile, ma sarei potuto essere veloce con quella moto. Poi le cose sono andate diversamente e sul mercato avevano deciso di puntare sulla coppia Dovizioso-Iannone”.

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