Esclusiva, Vinales: “Sono pronto a lottare contro Marquez”

Esclusiva, Vinales: “Sono pronto a lottare contro Marquez”©   Milagro

"Tutto si è allineato in favore delle mie ambizioni: il rinnovo con la Yamaha dimostra la fiducia dell’azienda. Non ho più nulla da invidiare a Marquez e sono pronto per puntare al Mondiale"

22.05.2020 13:37

Presente e futuro in Yamaha


Oltre alle persone che hai fortemente voluto, come Esteban Garcia capotecnico e Julian Simon coach, cosa pensi di avere in più quest’anno rispetto al passato? 

"Abbiamo svolto un buon lavoro. Abbiamo fatto bene i compiti durante l’inverno e siamo preparati. Sto migliorando sempre di più nella frenata e appena potremo tornare ad allenarci continuerò a farlo. Non vedo l’ora di iniziare. Quest’anno in pista ci saranno valori molto simili e il livello sarà alto. Mi aspetto un campionato divertente e non posso più aspettare!". 

Qual è il tuo punto forte come pilota? 

"In situazioni difficili so sopportare molto bene la pressione. Riesco a mantenere la calma. Divento più nervoso quando gioco alla Playstation! (ride)".  

Però hai vinto a Jerez, successo festeggiato sul terrazzo di casa ad Andorra, dopo essere stato secondo in Austria. Non te la cavi male nemmeno nelle gare virtuali... 

"È divertente, è un altro modo per competere. Se si disputeranno altre gare non potrò mancare!".  

Vinales vince a Jerez la gara virtuale: “Che lotta, entusiasmante!”

In questa pausa forzata dovuta alla pandemia del coronavirus, cosa ti è mancato di più della tua vita da pilota? 

"È proprio la competizione. La sensazione che si prova soltanto la domenica, e anche il fatto di avere un obiettivo. È complicato farne a meno".  

E qual è la cosa che hai scoperto di amare in questo periodo così particolare? 

"Rilassarmi, erano molti anni che non mi rilassavo così tanto: mi riposo sul divano, guardo Netflix, dormo. Lo sto apprezzando". 

Hai compiuto 25 anni e hai un ruolo di primissimo piano in Yamaha: senti che è giunto il momento per il definitivo salto di qualità nella tua carriera? 

"Sì. Come pilota sono cresciuto molto nell’ultimo anno, soprattutto per il ruolo che la Yamaha mi ha affidato. Mi sento più importante nello sviluppo della moto e soprattutto per la Casa costruttrice".  

Di te, invece, si sa poco a livello personale, sei una persona molto riservata… 

"Mi piace stare tranquillo e passare inosservato, fare le mie cose e correre in moto, che è la cosa che più amo al Mondo. L’ultimo inverno l’ho trascorso in Qatar, per allenarmi, ed è stato un bel periodo. Sono stato bene con tutto il team. Avrò questa opportunità anche il prossimo anno e la sfrutterò perché mi sono trovato alla grande e ho svolto un piano di allenamento molto buono".  

Il tuo lockdown è stato tra riposo e gare virtuali, ma ti sei distinto anche per importanti donazioni per battere il coronavirus, in favore di cliniche e case di cura della Catalogna. Da dove nasce la volontà di aiutare gli altri? 

"Mi sono sentito in dovere di farlo. Ho la grande fortuna che dal punto di vista economico non ho problemi e mi sentivo obbligato ad aiutare molta gente. Se un giorno dovesse succedere qualcosa a mio nonno e io non dovessi avere l’opportunità di aiutarlo, mi piacerebbe che qualcuno al mio posto lo facesse. Questo è il pensiero che mi ha spinto". 

Ezpeleta: “Senza pubblico non si può correre in Asia”

Indietro

4 di 4

  • Link copiato

Commenti

Leggi motosprint su tutti i tuoi dispositivi