Stoner: “Mi piacerebbe essere coinvolto in MotoGP”

Stoner: “Mi piacerebbe essere coinvolto in MotoGP”

E sulla decisione di non essere più tester per la Honda ha detto: ”un giovane ragazzo appena arrivato non voleva che fossi lì”

08.06.2020 ( Aggiornata il 08.06.2020 10:41 )

Casey Stoner, dopo ormai otto anni dal suo addio al mondo delle competizioni, è tornato a parlare delle annate trascorse nel Motomondiale, sia con la Honda che con la Ducati. Il pilota australiano, rimasto nel cuore a tanti tifosi e che nella sua breve carriera di pilota è riuscito a conquistare due titoli iridati, ha raccontato anche del suo ruolo di collaudatore con la Casa Alata e del perchè abbia poi deciso di andarsene.

Rossi: “Laguna Seca 2008, una battaglia iconica con Stoner”

Ricordi del passato


Per tutti, la decisione di Stoner di chiudere con il Motomondiale fu uno shock. Casey, al tempo, aveva soltanto 27 anni: “Non penso molto a cosa sarebbe successo se non mi fossi ritirato - ha raccontato in un'intervista al programma australiano “Under the visor” -. Avrei combattuto per altri anni per provare ad ottenere altri titoli ma non so se li avrei vinti. È qualcosa che non sapremo mai. A volte ho il desiderio di tornare e non necessariamente per correre ma solo per essere con la squadra. Mi piacevano le prove, le qualifiche, perché tutto era a posto, era divertente. La gara non era necessariamente la parte più divertente, non si poteva fare un errore e c’era molta pressione. A fine gara tiravo un grande sospiro di sollievo sia che io avessi vinto o meno”.

Stoner ricorda quindi la moto migliore che abbia mai guidato: ”Senza dubbio è stata la Honda del 2012 di inizio stagione, prima che cambiassero le Bridgestone era una moto fantastica. Mi sentivo a mio agio, ma dopo il primo test hanno cambiato le gomme e non c’è più stato niente da fare”.

Suppo: “Marquez e Stoner? Caratteri opposti, Marc vede tutto positivo”

“Un giovane ragazzo non mi ha voluto”


A proposito di Honda, quindi, l'occasione è ghiotta per parlare del suo ruolo di tester, sia con la Casa Alata che con Ducati: ”Come tutti sanno, - va avanti l'australiano - ho avuto un ruolo in Ducati e per un breve periodo in Honda. Qui però c’era qualche problema legato ad un giovane ragazzo appena arrivato (il riferimento probabilmente è a Marc Marquez) che non voleva che mi trovassi lì. Abbiamo provato con la Ducati, ma non siamo riusciti a raggiungere un accordo. Ora aspettiamo che passi questa situazione, se devo essere sincero, non nego che in futuro mi piacerebbe essere coinvolto in qualche modo in MotoGP”.

Suppo: “Contro Marquez non si vince”

Su Jack Miller in Ducati ufficiale


Infine Stoner parla di Jack Miller che dal 2021 vestirà i panni del team ufficiale Ducati: ”E' maturato molto come pilota e mi ha impressionato. Lo dimostrano i risultati, il modo in cui lavora al box, la sua motivazione e concentrazione. Negli ultimi anni è stato costante. Deve migliorare con le gomme più dure, ma farà un ottimo lavoro in Ducati. Hanno fatto la scelta giusta e Jack merita questa opportunità”.

Ritiri eccellenti: cosa sto facendo qui?

  • Link copiato

Commenti

Leggi motosprint su tutti i tuoi dispositivi