Stoner consiglia i piloti MotoGP: “Devono sapersi adattare”

Stoner consiglia i piloti MotoGP: “Devono sapersi adattare”

L'australiano che vorrebbe tornare nel paddock MotoGP ha detto che molti piloti sono “troppo orgogliosi”

16.06.2020 ( Aggiornata il 16.06.2020 10:34 )

La voglia di Casey Stoner di tornare nel paddock MotoGP sembra davvero molta. E dopo averlo affermato lui stesso in un'intervista di alcune settimane fa, ecco che è tornato sull'argomento. Che l'ex pilota MotoGP voglia rientrare a fra parte del Motomondiale come coach? Ci può stare, dato che i consigli che ha dispensato ai piloti nell'ultima intervista fatta al giornale francese Paddock GP vertono proprio in questa direzione.

Consiglio numero 1: adattarsi


Ecco quindi il primo consiglio di Casey nei confronti dei piloti che corrono oggi nel Motomondiale e che l'australiano ha definito “troppo orgogliosi”: “Una delle cose che vedo troppo nel paddock della MotoGP è l'orgoglio - ha detto -. I piloti sono troppo orgogliosi, vogliono tutti che la loro moto si adatti a loro. Ma cambiare il comportamento di una moto richiede molti soldi e sforzi, senza la sicurezza di ottenere il risultato desiderato. Fare l'opposto invece, può essere una soluzione più rapida e gratificante in fatto di risultati".

Più stili, miglior risultato


Casey ha proseguito poi offrendo altri importanti consigli su quando lui stesso correva e che gli sono tornati utili per guidare la Ducati: “Quando ancora correvo - ha aggiunto -, molte persone non si rendevano conto dell'importanza che il motocross aveva sul mio stile di guida. È in questa disciplina che ho imparato a controllare la potenza. Qui, i piloti sono molto ravvicinati tra se, quindi è molto simile alla velocità. Lo stesso succede con il flat track, entrambe queste due specialità sono dominate dai dettagli: trovare il grip giusto, gestirlo, ritrovarlo quando si inizia a perderlo. Tutto ciò mi è stato utile quando correvo con la Ducati”.

Il ruolo di coach per Casey sembra quello più appropriato in questo momento, non resta che attendere che qualche pilota si faccia avanti!

McWilliams: “Se non avevi un ingegnere italiano, la moto non era veloce”

  • Link copiato

Commenti

Leggi motosprint su tutti i tuoi dispositivi