Alcuni piloti che si sono allenati in questo periodo non avrebbero rispettato le regole relative agli allenamenti in pista e quindi sono stati chiamati a colloquio da FIM
La FIM richiama alcuni piloti per un colloquio. Questo si legge nella nota stampa arrivata da poco e dove a chiare lettere c'è scritto che a fine luglio a Jerez, ci sarà un incontro tra i FIM MotoGP Stewards e alcuni piloti.
Ma perchè?
Da quanto riportato da FIM sembrerebbe che alcuni piloti, nel post lockdown, sarebbero scesi in pista per test o semplici allenamenti utilizzando modelli di moto che la stessa FIM aveva vietato di utilizzare.
Così, quando i piloti si recheranno a Jerez per la prima tappa del Campionato MotoGP 2020 verranno ascoltati. Nessun nome è uscito fuori e tanti sono i piloti che nelle ultime settimane sono tornati in pista per allenarsi in vista della partenza del Campionato.
La FIM, nella nota stampa ha sottolineato come i piloti delle classi Moto3 e Moto2 non siano stati autorizzati ad effettuare test e che sarà la FIM stessa ad informarli sulle nuove date. Stessa cosa per i piloti MotoGP i cui team non godono delle concessioni, quindi tutti ad eccezione di KTM e Aprilia.
Facendo riferimento all'articolo 1.15.1 del Regolamento, FIM ha inoltre sottolineato che soltanto alcuni tipi di moto sono permessi negli allenamenti in pista.
Un mistero che s'infittisce e che troverà una spiegazione soltanto a Jerez, quando questi piloti verranno sentiti e nel caso risultino colpevoli, verranno sanzionati.
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