Il proprietario della SIC58 Squadra Corse si è lasciato andare ad una polemica sulla sicurezza in pista e punta il dito sul cemento che spesso sostituisce la ghiaia
Non è stato protagonista con i suoi due piloti Paolo Simoncelli, al Red Bull Ring nel Gran Premio d’Austria (ecco un'intervista a Suzuki), ma terminato questo ha deciso, una volta per tutte, di alzare la voce e farsi sentire. Così nel comunicato stampa tradizionale che porta la sua firma ha voluto mettere i puntini sulle i, in nome della sicurezza e dello spettacolo vero.
“Il cemento oltre l’ asfalto porta a falsare il risultato di tutte le gare: Moto2, Moto3 e MotoGP!!! Lo dico da un po’ e lo ripeterò allo sfinimento”. Inizia così la polemica del patron della SIC58 Squadra Corse, che ha continuato dicendo: “Non assistiamo più a vere gare, sembrano quelle virtuali della play station, un pilota esce di pista, rientra, supera e magari vince anche la gara o arriva secondo. Ditemi, che vantaggio ha un pilota che non sbaglia mai? Nessuno! Ormai non vince più il pilota più bravo ma quello più furbo, più bravo a sfruttare la zona verde esterna al cordolo e a fregare i regolamenti. Come si fa a fare la differenza?”
“In nome della sicurezza si é data ai piloti la possibilità di entrare in curva più forte e a rischiare sempre. Tutti fanno staccate furibonde, alla morte “tanto se esco c’è il cemento e rientro più avanti”. No! Queste scene si vedono anche in MotoGP, vedi la partenza di domenica. Io credo che sia arrivato il momento di dire basta e rivedere questa regola una volta per tutte; o togliamo il cemento e rimettiamo la ghiaia oppure punizioni più severe. Spero che Carmelo Ezpeleta possa ascoltare questo mio appello, perché ai commissari delle federazione sembra che questa cosa non voglia proprio saltare agli occhi”. Qualcuno risponderà a queste parole o resteranno inascoltate?
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