MotoGP, Dovizioso: “Non aveva senso rischiare nel pomeriggio”

MotoGP, Dovizioso: “Non aveva senso rischiare nel pomeriggio”© Milagro

Rimasto fuori dalla Top 10 a fine giornata, il forlivese ha spiegato la sua strategia e le ragioni per cui non ha cercato il tempo nelle FP2

25.09.2020 ( Aggiornata il 25.09.2020 20:05 )

Non è stato un gran giorno per la Ducati, che al termine del venerdì in Catalunya ha centrato la Top 10 con il solo Johann Zarco, abile a piazzare al secondo posto della classifica combinata la Desmosedici #5 del Team Avintia.

Ben 13 posizioni meglio di quanto fatto da Andrea Dovizioso che, dopo aver stampato il secondo miglior tempo nelle FP1, è scivolato al 15° posto a fine giornata, non essendosi migliorato nel corso della sessione pomeridiana.

Una scelta ben precisa quella compiuta da DesmoDovi, che, valutate le condizioni meteorologiche e della pista, ha preferito lavorare sulla durata della soft, piuttosto che cercare il tempo. Cosa che Andrea ha intenzione di fare nelle FP3 di sabato mattina, quando andrà a caccia di un posto in Top 10, per guadagnarsi l'accesso diretto alla Q2.

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Tanto vento e poco grip


"Come ci aspettavamo su questa pista c’è molto meno grip rispetto a Misano e per questo, nel turno di questa mattina, abbiamo prima di tutto dovuto adattarci alle nuove condizioni - ha spiegato Dovizioso -. Oggi abbiamo lavorato in modo molto diverso rispetto al resto dei piloti in pista e quindi non è possibile fare un vero paragone per capire il nostro potenziale".

Una strategia analoga a quella adottata da Francesco Bagnaia, che alla stesso modo del forlivese spera di vedere le Ducati più competitive nella giornata di domani, quando grip e condizioni dovrebbero essere decisamente migliori.

"Io e Pecco abbiamo usato una strategia uguale, opposta a tutti gli avversari, quindi non avevamo mai le stesse gomme allo stesso momento - ha spiegato Andrea a Sky Sport MotoGP -. Quindi non possiamo fare un paragone a livello di velocità. E, oltre a quello, c'era davvero tanto vento al pomeriggio. Bisognava rischiare tantissimo e, secondo me, non aveva tanto senso. Anche provare il set-up era impossibile, perché non riuscivi a guidare in un modo costante e fluido, quindi si è capito veramente poco sia sulle gomme che sui set-up. Domani si è detto che sarà la metà forte, quindi possiamo ricominciare a lavorare e capire di più".

"L’obiettivo domattina sarà in ogni caso quello di chiudere la FP3 nella top ten", ha concluso Andrea.

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