MotoGP, Rossi: nella ghiaia di Barcellona le ultime speranze mondiali?

MotoGP, Rossi: nella ghiaia di Barcellona le ultime speranze mondiali?© Milagro

La caduta di domenica scorsa a Barcellona, seconda consecutiva, potrebbe aver messo fine anzitempo al sogno mondiale di un Valentino Rossi competitivo

01.10.2020 ( Aggiornata il 01.10.2020 11:00 )

Curva 2 del Montmelò, 9 giri alla fine della gara. Dalla tv si sente nitida una moto che striscia sull’asfalto. Valentino Rossi, in rimonta su Fabio Quartararo, perde l’anteriore della sua Yamaha e finisce nel ghiaione. Gara finita e con lei anche le ultime speranze mondiali, salvo cataclismi nelle prossime gare.

È stato davvero un grande peccato - dichiara sconsolato Valentino nel dopo gara - ero competitivo, dopo un weekend dove mi sono trovato bene con la moto. Bisognava terminarla, la gara”.

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Il post social


Una caduta che fa male e che Rossi, probabilmente, non si è ancora messo alle spalle. Come certifica un post su Instagram con cui Valentino ha affidato ai social tutta la sua delusione per la caduta di Barcellona.

"Avete presente quelli che vi dicono 'comunque vada sarà un successo'? Ecco, non è vero. Però fino a lì era stato molto bello", scrive Vale. Poche ma emblematiche parole, che suonano come l'addio del Dottore alla lotta per il titolo.

 
 
 
 
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Avete presente quelli che vi dicono “comunque vada sarà un successo” ? Ecco,non è vero.però fino a lì era stato molto bello. @falex79 @jesusrobledo

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MotoGP, Rossi: “Oggi ero da podio, bisognava finirla la gara”

Una stagione difficile


Quello che grazie all'assenza di Marquez poteva essere il campionato giusto per centrare il decimo titolo sin dall'avvio, non è certo iniziato nel migliore dei modi.

Jerez 1, un weekend storto fin da subito chiuso con un mesto ritiro mentre Rossi era in nona posizione, dopo essersi lasciato sfilare da un Marquez in rimonta furiosa. Nel secondo appuntamento di Jerez le cose erano migliorate con il terzo posto finale dietro Quartararo e Vinales.

Un doppio quinto posto tra Brno (migliore Yamaha ufficiale) e l'Austria 1 (migliore Yamaha al traguardo, visti i problemi degli altri piloti) sembrava promettere bene per il prosieguo della stagione, ma un nono posto nel secondo appuntamento in Austria, seppur prima Yamaha al traguardo, ha fatto sprofondare il Dottore lontano dal podio mondiale, pur con poca differenza punti rispetto al leader.

Nella prima delle due gare di Misano è arrivata forse la miglior prestazione stagionale di Valentino per tenacia e grinta nel tenersi un podio con le unghie e con i denti. Purtroppo un Tramonto non chiuso alla perfezione ha permesso a Mir di entrare e togliergli un podio storico con Morbidelli e Bagnaia. Grazie al ritiro di Quartararo era riuscito a tornare a -18 punti ed il Mondiale sembrava ancora aperto.

Ma Misano 2 è durata solamente 2 giri, cortesia di una caduta di anteriore nella prima delle Rio. Un errore banale, sottolineato così dallo stesso Valentino: “Purtroppo, alla staccata di Curva 4 eravamo in un bel gruppone, c'era un po' di confusione, ma devo aver sbagliato qualcosa. Guardando i dati, sembra che abbia pizzicato la leva del freno davanti quando ho mosso la mano, solo che ero già molto piegato e mi si è chiusa. Peccato. Ho fatto un errore”.

Dopo l'errore in casa, ecco quello che non ci voleva: la ripetizione a Barcellona, una delle piste preferite del Dottore, dove ha vinto una quantità incalcolabile di volte tra tutte le classi. Rispetto a Misano 2 dove non ha funzionato quasi nulla dal venerdì alla gara di domenica, in Catalogna Valentino si era trovato subito a suo agio già dalle libere. Sabato aveva centrato la terza posizione dietro alle due Yamaha Petronas e domenica in gara si era dimostrato competitivo, restando tra la seconda e la terza posizione per un po’ di giri, fino all’errore fatale a 9 tornate dalla fine, in una curva 2 che ha mietuto tante vittime anche nelle qualifiche della Moto2.

La caduta, la seconda consecutiva dopo quella di Misano 2, è quella che fa più male, perché fa sprofondare il Dottore all’11° posto in classifica a -50 dal leader e compagno di marca Quartararo. A meno di clamorosi ribaltoni nelle prossime gare, a cominciare da Le Mans il prossimo 11 ottobre, la stagione di Rossi sembra essersi chiusa qui, per quanto riguarda il sogno del titolo mondiale.

Provarci lo stesso o rassegnarsi?


Mancano ancora 6 gare alla fine. La prossima pista è Le Mans, casa di Quartararo e Zarco, tracciato piuttosto favorevole a Yamaha ma che a Valentino evoca amari ricordi (la scivolata del 2017 in lotta con Vinales grida ancora vendetta), poi la doppia di Aragon, pista dove Yamaha è sempre andata piuttosto bene, le due sul tortuoso Ricardo Tormo di Valencia. Valentino non ha mai avuto un buon feeling con la pista spagnola, peraltro terreno di caccia di Honda negli ultimi anni, last but not least l'incognita Portimao, il roller coaster portoghese sembrerebbe favorevole a Yamaha ma nessuno ha dati.

Contro un avversario come Quartararo, a parità di moto, sarà difficile recuperare i punti necessari a tornare ai vertici della classifica, ma se non vuole chiudere quest'anno peggio dello scorso, Valentino deve almeno fare risultato in queste piste. Per poi ripartire con il piede giusto in Petronas, l'anno prossimo.

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