GP Teruel, Dovizioso: “Mi girano i cogl… per non potermi giocare il campionato”

GP Teruel, Dovizioso: “Mi girano i cogl… per non potermi giocare il campionato”

Giornata nera per il forlivese, che domani in gara scatterà solo dalla diciassettesima casella e che lamenta ancora una volta la poca velocità della sua Desmosedici GP

24.10.2020 ( Aggiornata il 24.10.2020 18:52 )

Un’altra qualifica da dimenticare per Andrea Dovizioso, quella disputata nel Gran Premio di Teruel, dove sulla pista di Aragon ha svolto la Q1 ottenendo solo il settimo tempo. Che in griglia di partenza si è tradotto nella diciassettesima posizione, stesso risultato che aveva ottenuto nel Gran Premio di Catalogna, che va a sfiorare la sua peggior qualifica della stagione a Brno.

Sesta fila


Partire dalla penultima fila non sarà affatto cosa facile e il forlivese ha spiegato: “Per recuperare posizioni ci vuole la velocità, che noi non abbiamo. Molti avversari sono migliorati, sono un po’ più veloci e di conseguenza quando sei più veloce hai più margine anche per gestire la gomma”. Il “Dovi” è apparso triste e ha ammesso:La vedo dura. Mi girano i cogl… che non riesco a giocarmi il campionato”. Attualmente è quarto a soli 15 punti di distacco dal leader Joan Mir.

L’aiuto di Miller


Per poter passare in Q2 Dovizioso si era anche alleato con Jack Miller, un pilota che trova nel giro veloce uno dei suoi punti forti, ma anche lui non è riuscito a trovare la giusta velocità. “Con Jack ci eravamo messi d’accordo”, ha raccontato Andrea,”ma lui ha avuto un problema alla gomma. Quando non c’è la velocità anche la strategia serve a poco”.

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La seconda è più difficile


Infine il vice-campione in carica (che qui ha commentato questa stagione) ha analizzato il fatto che quando si corre il secondo GP sulla stessa pista, generalmente Ducati è penalizzata: “È strano. Siamo abbastanza bravi a prendere decisioni nel poco tempo di un weekend, a fare la mossa giusta. Se invece c’è più tempo per lavorare, tutti vanno forte. C’è più tempo anche per chi è più lento a trovare il modo e alla fine, dato che sono tutti veloci, diventano più competitivi di noi. Questa è una mia considerazione, non è detto che sia il vero motivo”.

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