Aleix spiega cosa serve alla Casa di Noale per colmare il gap dalle rivali: "Un collaudatore che dia tutto, da ogni punto di vista, psicologico e fisico. Jorge è fortissimo, ma deve credere nel progetto RS-GP"
Sotto il grigio cielo di Valencia, acquista luce e valore il secondo tempo siglato nelle seconde prove libere da Aleix Espargarò, catalano numero 41 che porta in gara l’Aprilia RS-GP.
Sopra un asfalto viscido - poiché, in primis bagnato dalla pioggia caduta precedentemente, via via asciugatosi, ma non del tutto - il portacolori del team Gresini ha fermato il cronometro in 1'32”620, con meglio nella lista il solo Jack Miller sulla Ducati: “Oggi le condizioni erano particolari - le parole del pilota a Sky Sport - la pista non si presentava perfetta, dato che in alcuni curvoni avevamo ancora chiazze umide. Nonostante ciò, l’Aprilia si è ben comportata, mi sentivo a mio agio in sella. Vedremo domani se potremo crescere ulteriormente, magari lottando con chi di solito sta davanti”.
Dopo una prima disamina, l’argomento è tornato sui collaudatori. Sicché, è saltato fuori, nuovamente, il nome di Jorge Lorenzo: “Difficile valutare la cosa - spiega Aleix - so che Massimo Rivola sta lavorando tantissimo per allestire una struttura tecnica per il piloti che devono affrontare le gare. Non solo: lui si sta occupando pure di un test team forte, valido. Proprio per questa ragione abbiamo qui a Valencia Savadori. Lorenzo ha bisogno di esperienza, da usare nel 2021 per aiutare la squadra sviluppo. Spero di avere al mio fianco Iannone, perché è un pilota competitivo e veloce. Se non potrà esserci lui, mi servirà un altro forte, molto utile per crescere".
"Lorenzo nel test team? Sappiamo quanto Jorge sia forte, ma per lavorare al progetto Aprilia serve mettere e dare tutto, dal punto di vista psicologico e fisico. La nostra moto non è al livelo delle concorrenti, quindi va dato il massimo. L’ultimo test che Jorge ha fatto conYamaha mi ha, sinceramente parlando, deluso. Però, se lui crederà nel progetto RS-GP, la sua capacità ed esperienza ci serviranno parecchio”.
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In una MotoGP 2020 contraddistinta da grande equilibrio, è proprio l’Aprilia sotto alle altre. Quanto manca per colmare il gap? Espargarò espone il suo pensiero: “Anche io penso che Aprilia non sia al top - conferma - so che dobbiamo lavorare. Quest’anno abbiamo fatto tante gare concluse tra il decimo ed il dodicesimo posto, sappiamo che non va bene così e ci rendiamo conto dei passi avanti da fare. KTM ha lottato per podio e vittorie, noi dovremmo fare la stessa cosa. Siamo cresciuti rispetto allo scorso anno, ma non è sufficiente. Dobbiamo fare di più, io non sono qui per arrivare dodicesimo, sento che la strada sia quella giusta”.
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