La caduta nell'ultima gara pesa molto ad Alex Marquez, che punta ad ottenere in questo 2020 il titolo di Rookie of the Year: “Binder è arrivato davanti a me, ma tutto è ancora in ballo”
Due secondi posti ottenuti a Le Mans ed Aragon e poi due successivi “zeri” per due cadute. Si possono riassumere così gli ultimi Gran Premi di Alex Marquez. Il pilota Honda, durante le prove libere, dimostra il passo avanti che è riuscito ad ottenere con la RC213V, ma le due cadute parlano chiaro. Ancora c'è bisogno di lavorare, ma soprattutto di trovare il limite senza finire a terra.
E proprio dell'ultima caduta è stato Alex a parlare. Appena Andrea Dovizioso lo ha superato, qualcosa è andato storto: “La parte di asfalto umida non c'entra - ha spiegato -. In fondo al rettilineo le motogp raggiungono i 300 km/h e penso che la scia di Dovizioso mi abbia risucchiato fino poi a cadere. E' stato un errore da principianti, lo riconosco. Quando sei un rookie e ti trovi qualcuno davanti è più difficile fermare la moto e la scia può farti anche toccare chi hai davanti”.
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Alex prosegue nel racconto di quanto accaduto: “Ho frenato nello stesso punto in cui ha frenato Dovizioso, ma lui era proprio davanti a me quindi avevo due opzioni: o cadevo solo io o buttavo a terra entrambi”.
Archiviato il Gran Premio e anche la caduta, per Alex adesso è tempo di guardare avanti, ovvero a questo weekend (qui tutti gli orari) dove il Ricardo Tormo sarà ancora protagonista: “Ho buttato via punti importanti che mi avrebbero fatto comodo per i titolo di Rookie of the Year - ha aggiunto Marquez -. Binder è arrivato davanti a me ma tutto è ancora in ballo”.
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