MotoGP, Rivola: “Aprilia non è pentita di essere rimasta vicina ad Andrea”

MotoGP, Rivola: “Aprilia non è pentita di essere rimasta vicina ad Andrea”

“Questa vicenda, con i suoi tempi così lunghi, ha danneggiato pesantemente Aprilia Racing e le nostre strategie per questa e le prossime stagioni”, dice l’amministratore delegato della Casa di Noale

10.11.2020 18:44

“Le sentenze si rispettano e si accettano anche se molti elementi di questa decisione destano perplessità, anche dal lato prettamente scientifico”: è questo il primo commento di Massimo Rivola, CEO di Aprilia Racing, dopo la sentenza del TAS che infligge 4 anni di squalifica a Andrea Iannone.

Rivola è stato convinto fino all’ultimo della possibilità che Andrea Iannone potesse dimostrare la sua estraneità al doping del quale era stato accusato. “Non possiamo mollare”, aveva detto poco meno di un mese fa, alla vigilia dell’udienza.

Danni pesanti per Aprilia Racing


Ma le cose non sono andate esattamente come speravano in Casa Aprilia. Massimo, però, non recrimina nessuno dei propri comportamenti.

“Non siamo pentiti di essere rimasti vicini ad Andrea e, anzi, gli siamo vicini anche in questo momento”, aggiunge Rivola.

Questa vicenda, con i suoi tempi così lunghi, ha danneggiato pesantemente Aprilia Racing e le nostre strategie per questa e le prossime stagioni, ora però dobbiamo guardare avanti e abbiamo il dovere di trovare velocemente una soluzione di alto livello, che sposi il progetto iniziato con Andrea e che ci permetta di continuare la nostra crescita, che c’è ed è evidente”, ha concluso il CEO della Casa di Noale.

Fra i tanti scenari, potrebbe aprirsi un’opportunità per Cal Crutchlow - al momento senza sella per il 2021 -, oppure per un altro Andrea, visto che Dovizioso ha appena confermato di essere libero da vincoli per la prossima stagione.

Di certo, Rivola dovrà decidere velocemente in vista dell’inizio del nuovo campionato.

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