Prime sessioni di libere difficili per il pilota pesarese, lontano dalla vetta e fuori dalla Q2. In ottica 2021, Valentino ribadisce di voler continuare a combattere contro i piloti della nuova generazione
Non è stato certamente un grande venerdì quello di Valentino Rossi, concluso al 18esimo posto e fuori momentaneamente dal Q2. I distacchi contenuti - 19 piloti in meno di un secondo - costringono il Dottore a lavorare sodo in vista di domani: "Siamo tutti molto ravvicinati", analizza Valentino. "Domani proveremo qualcosa di diverso per migliorare il grip al posteriore e provare a essere più competitivi".
GP Valencia, Bagnaia: "Siamo nella posizione in cui meritiamo di stare"
Le attenzioni dei media sono rivolte a Joan Mir, vicino a laurearsi campione del mondo, e il pesarese non può esimersi dal commentare. "Joan si era messo in luce già nelle ultime gare della scorsa stagione e nei test invernali era andato molto forte. E' molto maturo, se consideriamo la sua età e il fatto che sta disputando solo la sua seconda stagione in MotoGP". Il nove volte campione del mondo non lesina elogi al collega spagnolo: "Ha un talento incredibile e se dovesse essere lui a vincere il titolo, lo meriterebbe al 100 %. Ha vinto solo una gara ma non dimentichiamo il GP d'Austria, quando fu esposta la bandiera rossa a causa dell'incidente ma lui era in testa".
I giovani avanzano e Rossi nel 2021 sarà l'ultimo pilota della vecchia generazione in pista, visti i ritiri di Dovizioso e Crutchlow. "Ogni pilota ha la sua storia e l'età è solo uno dei fattori da tenere in considerazione. Io l'anno prossimo sarò qui, spero che saremo competitivi e contro i piloti più giovani sarà una bella sfida, voglio provarci", spiega. "C'è molto ricambio generazionale, specie perchè i giovani puntano a passare subito in MotoGP, invece qualche anno si puntava a fare con calma il grande salto".
Una battuta anche sulla Yamaha M1, messa in discussione da Fabio Quartararo alla vigilia del secondo GP di Valencia: "Avevamo una grande aspettativa nei confronti della moto 2021 perchè ci era stato detto che era un grande passo avanti rispetto al passato. Invece siamo a fine stagione e dobbiamo ancora capire quale delle due sia la migliore, vuol dire che sono abbastanza simili. Non c'è stato lo step di prestazione che speravamo. La Yamaha è stata comunque competitiva, hanno vinto delle gare, ma ci sono delle aree su cui lavorare, come il motore", conclude l'italiano.
Link copiato