Il maiorchino, settimo al traguardo a Valencia 2, è l’ultimo in ordine di tempo ad iscrivere il suo nome nell’Albo d’Oro della MotoGP. Farlo con una Suzuki rende l’impresa ancora più speciale perché sono passati 20 anni dal titolo di Kenny Roberts Jr in 500
La stagione 1981 vive ancora sul dualismo Yamaha-Suzuki. La Casa di Hamamatsu si presentava al via con Mamola, Crosby e Lucchinelli mentre da Iwata rispondevano con il campione uscente Kenny Roberts e Barry Sheene, passato dall’altro lato della “barricata” dopo i due titoli in Suzuki. Mamola e Roberts furono i protagonisti iniziali della stagione: 2 vittorie per Kenny ed una per Randy nelle prime tre gare mentre per Lucchinelli un avvio non proprio brillante.
Alla distanza nel corso della stagione esce fuori il talento di Marco Lucchinelli, capace di centrare 5 vittorie importantissime (Francia, Olanda, Belgio, San Marino, Finlandia) condite da 7 pole position. Il nono posto in Svezia consegna a Lucky il primo ed unico titolo mondiale in carriera con 105 punti contro i 94 di Mamola.
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