MotoGP Valencia, Brivio: “Mi davano del pazzo quando scelsi Suzuki”

MotoGP Valencia, Brivio: “Mi davano del pazzo quando scelsi Suzuki”© Milagro

"La casa mi ha sempre supportato, avvallando alcune proposte pazze. L'idea di ricostruire una squadra mi appassionava, così ho accettato la sfida. Vogliamo sfidare Marquez per capire il nostro valore"

15.11.2020 17:23

Dietro al successo di Joan Mir e della Suzuki ci sono ovviamente tanti volti e tanti nomi, primo fra tutti quello di Davide Brivio, che nelle vesti di team manager ha riportato in alto la casa di Hamamatsu passo dopo passo, sino al titolo conquistato oggi. Brivio non è nuovo ai trionfi, basti pensare al lungo periodo passato in Yamaha con Valentino Rossi in sella alla M1, ma questo trionfo ha probabilmente un sapore speciale.

"Una bellissima sfida"


“E’ un sogno che si realizza. Quando sono arrivato alla Suzuki – racconta emozionato Davide - dissi che il mio sogno era vincere insieme un titolo, sapevo che sarebbe stato molto difficile ma ci siamo riusciti, oltretutto in occasione del 100^ anniversario della casa. In questi anni ho trovato dei ragazzi fantastici e dei grandi piloti, con i quali abbiamo costruito un team di valore, che mi riempie di fiducia anche in ottica futura”.

In momenti come questi è bello fare un salto nel passato, a come si è arrivati sino a qui. Nel caso di Brivio è una storia fatta di passione e voglia, che lo hanno spinto ad abbandonare un impiego sicuro in favore di una nuova e stimolante avventura.

“Quando la Suzuki mi ha chiamato ho pensato fosse una grande opportunità, dato che è una Casa importante. C’era bisogno di ricostruire tutto da zero, il che ha rappresentato per me una bellissima sfida, nonché la miglior cosa che mi potesse capitare: è più difficile modificare le abitudini di lavoro di un team entrando in corsa, come è stato in Yamaha ad esempio. Quando Suzuki mi ha contattato mi occupavo dei contratti personali di Rossi, ed è stato difficile lasciare quel lavoro, ma l’idea di ricostruire una squadra ed averci a che fare mi appassionava, anche se a volte in Yamaha ho desiderato un lavoro in cui stare solo (ride ndr). Alcuni mi davano del pazzo quando ho accettato, ma è normale”.

"La Suzuki mi ha sempre assecondato e supportato"


Le cose come detto sono migliorare progressivamente, ed ora il team manager brianzolo può godersi i frutti del suo lavoro.

“La Suzuki mi ha assecondato, avvallando alcune mie proposte un po’ pazze e supportandomi sempre. C’è tanta passione e motivazione in questo team, che spero di mantenere. Abbiamo prelevato due giovani piloti dalla Moto2 e li abbiamo resi due top rider, con i quali giocarci il titolo. Voglio fare una menzione d’onore a Rins, il cui lavoro è stato molto importante per arrivare al punto in cui siamo oggi”.

Parlando del titolo conquistato oggi a Valencia da Mir è impossibile non fare il non fare il nome di Marc Marquez, il grande assente che Brivio non vede l’ora di sfidare.

“Mi dispiace che non ci sia stato Marc in questa stagione, ma una volta uscito di scena lui qualcuno lo doveva vincere il titolo, e meglio vincerlo noi piuttosto che altri. Penso che tutto il paddock ha voglia di rivederlo, dato che ci sono tanti piloti di valore che vogliono sfidarlo nuovamente. Noi vogliamo capire il nostro livello, quindi attendiamo Marc”.

Ad ogni modo ora è il momento della festa. Contenuta però, perché come ricorda Brivio (da bravo capo) la prossima gara è dietro l’angolo.

“La festa la dobbiamo un po’ contenere perché stasera c’è da smontare tutto e far partire i camion verso Portimao, dato che dobbiamo arrivare entro domani sera e c’è un’altra gara da fare: magari organizzeremo qualcosa in più là mercoledì sera”.

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