GP Portogallo, Crutchlow: “Ho corso coi nomi più importanti di questo sport”

GP Portogallo, Crutchlow: “Ho corso coi nomi più importanti di questo sport”

Il pilota LCR Honda domenica affronterà la sua ultima gara per diventare poi tester Yamaha. “È bello sapere che sarà a Portimao l'ultima gara che disputerò”

19.11.2020 21:23

Cal Crutchlow sarà uno dei piloti che più mancherà all'interno del paddock, non solo per le sue doti, ma anche per la sua ironia. In conferenza stampa a Portimao, in quello che sarà l'ultimo GP di questa stagione, il pilota LCR Honda non ha risparmiato come sempre battute e risate ma ha anche ripercorso la sua carriera: “Ho corso con i nomi più importanti di questo sport. E posso dire di aver avuto fortuna a far parte dei team di cui ho fatto parte”.

“Miglior circuito sui cui correre l'ultima gara”


Cal è forse uno dei piloti ad essere meno spaventati dal tracciato portoghese in quanto, in passato, ha già corso qui e trova che sia una pista davvero molto bella: ”Mi sento bene, felice e soddisfatto di arrivare ad un circuito così bello - ha detto - Qui ho vinto il titolo in Supersport e ho ottenuto buoni risultati anche in Superbike. È bello sapere che sarà qui l'ultima gara che correrò”.

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Dolci ricordi


Anche per lui, come per Andrea Dovizioso, la conferenza stampa è stato un momento per ricordare gli anni trascorsi in MotoGP. E tra tutti i piloti, più di tutti mancherà a Jack Miller, tanto che ha voluto spendere alcune parole per l'amico britannico: ”Grazie Cal per tutto quello che hai fatto in pista e fuori - ha detto l'australiano -. Sei stato uno dei lavoratori più grandi del paddock hai avuto gente che ha dubitato di te, ma hai dimostrato che si sbagliavano quindi ci mancherai moltissimo”.

Ripensando alla sua carriera, Crutchlow ha detto di aver avuto il privilegio di lavorare con grandi team e grandi moto per dieci anni”. “Dieci anni fa - ha aggiunto - non pensavo che sarei riuscito a fare quello che ho fatto. Non ho mai lasciato un box nel quale non fossi andato d'accordo con tutti, adesso è bello chiudere il cerchio. Delle vittorie la più bella è stata quella a Brno nel 2016, tra tutti scelgo quella”.

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“Nessun rimpianto”


A tutto il paddock, quindi, mancherà Cal, soprattutto per la sua spontaneità: “Non ho rimpianti - ha concluso - sento che non mi sono lasciato nulla indietro, ho sempre dato il meglio e non rimpiango neanche quello che ho detto, sono sempre sincero. Cosa direi ai nuovi piloti che arrivano in MotoGP? Potrei dire qualcosa di diverso ad ognuno di loro, lascio quindi il testimone a Jack (Miller) per dire le cose come stanno. Credo che anche gli altri piloti siano sinceri ma si esprimono in modo diverso da me. Da casa manderò dei messaggi a Jack per suggerirgli come fare”.

Infine, un paragone tra la MotoGP di oggi e quella di una volta: “Credo che siamo fortunati a gareggiare in questa era in quanto la MotoGP è diventata competitiva da quando c'è stato un cambiamento dell'elettronica. Ha reso tutti in grado di competere ad un livello simile, ora tutti hanno delle moto ufficiali”.

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