MotoGP, Melandri: “Dovizioso sulla Honda di Marquez? Non mi sorprende più niente”

MotoGP, Melandri: “Dovizioso sulla Honda di Marquez? Non mi sorprende più niente”

Il ravennate rispondendo ad alcuni follower su Instagram ha parlato della situazione attuale di Marquez, della sua rivalità con Rossi e della squalifica pesante ricevuta da Iannone

07.12.2020 12:23

Rispondendo alle domande più interessanti ricevute dai suoi tifosi su Instagram, Marco Melandri, telecronista della MotoGP su DAZN, ha commentato diversi temi caldi del momento, a partire dalla delicata situazione sta vivendo Marc Marquez, operato al braccio infortunato per la terza volta, ecco le sue dichiarazioni.

Il ritorno dell’otto volte iridato


Nel 2021, prima o dopo, rivedremo in pista Marc Marquez che finora si è dovuto sottoporre a tre operazioni chirurgiche per ridurre la frattura e le complicazioni sorte. Come sarà il suo ritorno? Melandri ha detto: “La situazione in cui si trova è davvero difficile, ma la voglia che ha di tornare in moto lo spingerà a lavorare tutti i giorni come non mai. Non sarà facile; oltre ad essere stato un anno senza moto, adesso in MotoGP i test sono molto pochi. Ci sarà poco tempo per riprendere confidenza con la moto, con il fisico e tutto il resto”.

In attesa di capire quali saranno i tempi di recupero, con una stagione che partirà il 28 marzo dal Qatar, come si organizzerà il team Repsol Honda? La squadra ufficiale della Casa alata potrebbe optare per far correre ancora Stefan Bradl oppure ingaggiare qualcuno, come per esempio Andrea Dovizioso: “Può succedere di tutto, lasciamo tutte le possibilità aperte. Non mi faccio sorprendere più da niente. Speriamo che tutto evolva solo per il meglio”.

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Nessun rammarico


Inoltre Melandri ha parlato della rivalità vissuta con Valentino Rossi, sottolineando: “Non sono invidioso di lui, i numeri parlano da soli, ma quando feci secondo ero il primo dei perdenti, quando lo fece lui vinse il titolo di vice-campione. Non cambierei la mia vita con la sua”.

Nella sua lunga carriera c’è un tracciato che gli è rimasto nel cuore: “Quello di Phillip Island, dove ho vinto in quattro classi diverse, in 125 cc, 250 cc, in MotoGP e in Superbike, è il mio tracciato”.

Infine ha detto la sua sul caso Andrea Iannone, squalificato per quattro anni nel caso anti-doping (ecco qui le ultime decisioni di Aprilia): “I fatti dicono che al test anti-doping è risultato positivo. Quattro anni di squalifica non si erano mai visti, ne sono sempre stati dati due negli altri sport. La contaminazione alimentare era l’unica difesa possibile. Il regolamento anti-doping dice che l’atleta è sempre e comunque responsabile di quello che viene trovato nelle sue analisi”.

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