MotoGP, Mir: “Con la Suzuki abbiamo scritto la storia”

MotoGP, Mir: “Con la Suzuki abbiamo scritto la storia”© Milagro

L'uomo che ha riportato la Casa di Hamamatsu in cima al mondo ha raccontato i momenti salienti della sua stagione e le sensazioni vissute nel weekend decisivo di Valencia 

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07.12.2020 14:51

La stagione 2020 della MotoGP è finita da qualche settimana, ma l'emozione vissuta da Joan Mir per il titolo conquistato non accenna a placarsi.

È stato lo stesso Mir, attraverso il sito della Suzuki, a ripercorrere le tappe più importanti dell'anno.

"Il giorno prima della gara di Valencia 2, ero particolarmente calmo e tranquillo. Le persone più vicine a me avevano notato come fossi molto silenzioso quando mi sono alzato, non ho parlato con nessuno semplicemente perché ero  concentrato sull'obiettivo", ricorda lo spagnolo.

"Ricordo che a colazione mangiavo uova fritte per darmi molta energia. Non ricordo molto della gara, solo che mi sentivo nervoso in griglia ma calmo durante la gara vera e propria. Ma ricordo con molta chiarezza il momento in cui ho tagliato il traguardo: è stata pura estasi. Ho iniziato a urlare e gridare, urlando a squarciagola! Poi mi sono emozionato molto quando ho visto tutti intorno a me iniziare ad applaudire, in particolare i miei rivali".

Una vittoria storica


"Questo titolo mondiale ha un significato speciale per me e per la squadra, perché mi rendo conto che abbiamo fatto davvero la storia con questa vittoria", continua Joan. "È arrivato nello stesso anno in cui Suzuki celebra il suo 100° anniversario e il 60° anniversario nelle corse. Sono passati anche 20 anni dall'ultimo titolo: tutte queste statistiche sono impressionanti e per me sembra quasi un destino che sia successo tutto in una volta".

La fame, il segreto del successo


Il campione del mondo individua il momento chiave della stagione: "L'Austria è stata una vera svolta: stavo facendo pressione su me stesso per ottenere un podio e quando finalmente è successo è stato un enorme sollievo. Una volta dimostrato di cosa ero capace, mi ha dato una sensazione più rilassata ed equilibrata sulla moto. Se mi chiedessero di individuare il segreto del mio successo, direi questo: mi pongo sempre un obiettivo, poi una volta raggiunto la mia fame diventa sempre più grande e non ne ho mai abbastanza di inseguire il mio obiettivo".

"Vedere il mio volto tra tutti i campioni storici della Suzuki è qualcosa di magico e mi fa sentire molto onorato e orgoglioso. Tutti noi del Team Suzuki Ecstar siamo ormai parte della storia, la storia di un'azienda che è venuta in MotoGP per sfidare i team più grandi e... Abbiamo vinto!”

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