MotoGP, caso Marc Marquez: siamo tutti responsabili

MotoGP, caso Marc Marquez: siamo tutti responsabili

Il talento di Cervera è sempre stato una miccia pronta ad esplodere e il suo pubblico la benzina che ha alimentato la fiamma: quanto accaduto lo cambierà. il Motomondiale, però, non può permettersi di perdere un fuoriclasse come lui

08.12.2020 11:21

Il 2020 di Marc Marquez si sta rivelando uno degli anni peggiori della sua vita. Stagione MotoGP a parte, che ormai è stata archiviata senza che lui ne facesse parte, le sue condizioni di salute vanno peggio che mai... per la sua carriera di pilota.

Calvario senza fine


Sottoposto ad un terzo intervento chirurgico, si è scoperto che lo spagnolo presenta un'infezione al braccio che potrebbe guarire con gli antibiotici, ma che potrebbe anche richiedere un quarto intervento.

Insomma, un calvario senza fine che solleva dei grossi dubbi su quando e come avverrà il suo rientro in pista. Sarà ad inizio stagione 2021? O dopo alcuni mesi? Chissà, intanto, in contemporanea con la difficile scalata verso la guarigione, si è creata anche la “caccia” ai responsabili di quanto è accaduto fino ad oggi.

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Sempre e comunque sopra le righe


Ma chi sono davvero i responsabili? Siamo tutti noi! Alzi la mano chi, tifoso o meno di Marc Marquez, non si sia esaltato guardando le sue peripezie in pista. I recuperi quando la sua RC213V aveva praticamente l'anteriore chiuso e con ginocchio e gomito puntati a terra lui è riuscito a rialzarla o, l'ultima in ordine di tempo, la rimonta inverosimile nella prima gara di Jerez del 2020. La stessa che poi lo ha visto cadere a terra e rompersi il braccio.

Un campione come Marquez vive di adrenalina e spettacolarità, al pari o più di altri piloti altrettanto bravi che però riescono a darsi dei limiti.

Il numero #93 di limiti non ne ha e il pubblico che acclama la sua “pazzia” alimenta il suo fuoco, “condannandolo” ad essere sempre sopra le righe.

Tornerà più forte di prima


Per questo, insieme a lui, siamo tutti un po' responsabili di quanto gli è accaduto e adesso, invece di criticarlo o peggio ancora di inveirgli contro, dobbiamo appoggiarlo.

Quanto accaduto gli servirà a tornare più forte di prima: non in fatto di velocità (che già non gli manca), ma di consapevolezza. E poi diciamocelo, il Motomondiale non si può permettere di perdere un fuoriclasse come lui.

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