MotoGP, Briggs: “Rossi voleva mantenere la squadra unita in Petronas”

MotoGP, Briggs: “Rossi voleva mantenere la squadra unita in Petronas”

Uno dei meccanici più fidati di Valentino Rossi ha raccontato alcuni momenti vissuti assieme al pesarese. Nel 2021 Alex Briggs, come altri membri del gruppo australiano per tanti anni al seguito del 46, non potrà seguire il Dottore in Petronas 

11.12.2020 ( Aggiornata il 11.12.2020 17:22 )

Valentino Rossi continuerà la sua infinita carriera nel Motomondiale correndo anche nel 2021, ma passando dalla squadra ufficiale Yamaha al team Petronas. Un passaggio che vedrà Rossi dire addio a parte del suo storico gruppo di meccanici.

Tra questi c'è l'australiano Alex Briggs, uno degli uomini più fidati di Valentino. In un'intervista a The Race, Briggs ha raccontato il suo stato d'animo: "Non sono infelice, arrabbiato, deluso, o qualcosa del genere. Nelle corse, cose come questa accadono continuamente. Le persone vanno e vengono, e sono stato davvero fortunato a essere qui per tutto questo tempo", ha spiegato Alex. "Se mi guardo indietro, pensavo che mi sarebbe piaciuto ritirarmi assieme a lui, ma non è andata così".

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Un addio comunicato già a Jerez


Briggs ha raccontato di aver ricevuto la notizia della separazione a inizio stagione: "Abbiamo avuto alcuni incontri a Jerez nel camper di Rossi per informarci su quello che stava succedendo. Valentino stava cercando di tenerci uniti come gruppo, come potete immaginare, ma semplicemente non ha funzionato. Gli dissi che se non avessi lavorato per lui, mi sarei fermato".

“All'inizio ci siamo incontrati e lui ci ha raccontato ciò che stava succedendo. C'era la possibilità che cambiasse qualcosa, grazie a Uccio, collaboratore di lunga data di Rossi. Ha negoziato un po', ma alla fine non è andata nel modo in cui la gente avrebbe voluto".

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Il passaggio in Yamaha e il trionfo del 2004


Tanti sono i ricordi e gli aneddoti che Briggs potrebbe raccontare, uno su tutti il passaggio di Rossi in Yamaha avvenuto a fine 2003, lasciando l'allora dominante Honda. "È stato estremamente facile passare alla Yamaha", ha ricordato. "Iniziavamo a sentirci un po' frustrati, come squadra, con Honda. Quando entrammo nel box per la prima volta, eravamo davvero una squadra in cui tutti andavamo nella stessa direzione, ma nel tempo la situazione si è evoluta".

“Ovviamente Valentino lo avvertiva anche come pilota. Questa è la cosa peggiore che tu possa mai fare a un pilota, dirgli che non ha importanza. Fallo e dovrai cercare un nuovo pilota, ed è quello che è successo".

L'amore mai sbocciato con Ducati


Ben diverso fu il passaggio in Ducati, avventura avara di soddisfazioni: “Non ho rimpianti", ha detto Briggs. "La mia più grande frustrazione in realtà non è la Ducati ma è stato qualche anno fa in Yamaha, quando pensavo che avessimo un pilota e una moto che potevano vincere delle gare e forse anche un campionato, e non l'abbiamo fatto. L'ho trovato estremamente frustrante. Ci sono ragioni per cui penso che avremmo potuto fare di meglio e queste cose potevano essere risolte".

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