Eddie Lawson: “La MotoGP non segua la Formula 1”

Eddie Lawson: “La MotoGP non segua la Formula 1”© Milagro

La leggenda statunitense del Motomondiale ricorda la difficoltà nel domare le 500 guidate ai suoi tempi. Un mondo diverso rispetto all'attuale top class 

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05.01.2021 ( Aggiornata il 05.01.2021 17:10 )

In un'intervista rilasciata al podcast MotoStarr, il quattro volte del mondo nella classe 500 Eddie Lawson ha tracciato un interessante parallelo tra la classe regina dell'epoca e l'attuale MotoGP.

"Guardo sempre la MotoGP, è un bello spettacolo. In un certo senso, oggi segue la Formula 1, il che è un peccato", spiega Lawson. "Ci sono troppe investigazioni, bisogna sempre indagare se qualcuno tocca un altro pilota o guida oltre i limiti della pista... Ai nostri tempi non succedeva, pensavamo a correre".

"A volte i piloti si toccavano, è ciò che succede quando si corre. Vorrei che si andasse meno nella direzione della Formula 1. Sono un fan della Formula 1, ma non di tutte queste investigazioni".

"Solo il pilota poteva controllare la moto"


L'ex pilota americano ricorda le difficoltà vissute al momento del suo passaggio in classe regina: "Guidare una 500 era davvero difficile. Oggi credo che potresti saltare dalla Moto3 alla MotoGP ed essere vicino. I piloti dotati di classe prevalgono sempre, ma è facile avvicinarsi al top".

“Ai miei tempi è stata dura. Avevi bisogno di un anno per imparare a guidare la 500, che tu fossi Kevin Schwantz, Wayne Rainey, Gardner o Doohan. Avevamo un range di 3000 giri motore a disposizione e solo tu potevi controllarla. Mi piaceva".

Parole al miele per i nostalgici dei due tempi, che raccontano i tempi di un motociclismo diverso da quello attuale ma che ha saputo adeguarsi al progredire della tecnologia.

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