MotoGP, Sahara e l'addio di Brivio: “Possiamo gestire la situazione”

MotoGP, Sahara e l'addio di Brivio: “Possiamo gestire la situazione”© Suzuki

Parla per la prima volta il Project Leader di Suzuki dopo la partenza di Davide Brivio verso la Formula 1: “E’ stato scioccante, ho apprezzato quello che ha fatto Davide sin dal suo arrivo in Suzuki”

15.01.2021 ( Aggiornata il 15.01.2021 16:27 )

A distanza di qualche giorno dalla notizia dela partenza di Davide Brivo dal team Suzuki, il Project Leader MotoGP Shinichi Sahara ha rilasciato una lunga intervista al sito Suzuki, parlando dei programmi 2021 della squadra di Hamamatsu e del possibile team satellite per il 2022. 

“La notizia della partenza di Davide è stata scioccante”


Sahara inizia la sua intervista parlando della partenza di Brivio, di come è stata accolta dalla squadra e di come cambiano i programmi 2021 con un titolo mondiale da difendere.

E’ stata una notizia scioccante - esordisce il Project Leader MotoGP - Ho apprezzato molto quello che ha fatto Davide da quando è entrato in Suzuki; arrivato all'inizio con il progetto appena creato e facendolo crescere fino a farlo diventare un top team. Di sicuro ne siamo influenzati, ma non credo che perderemo la strada senza di lui, perché abbiamo sempre guardato le cose allo stesso modo e concordato la direzione da prendere. Abbiamo anche personale esperto per aiutarci a gestire. Mi fido pienamente della struttura del team che abbiamo e del resto delle persone che hanno contribuito a costruirla”.

Poi aggiunge: “Quando Davide lo ha comunicato a tutto il team, tutti sono rimasti scioccati, ovviamente. Ma in poco tempo abbiamo rivolto la nostra mente ai prossimi passi per superare insieme questa situazione. Saremo più uniti che mai perché amiamo tutti questo marchio, questa squadra, e daremo il 150% per portare avanti le nuove sfide nel migliore dei modi.

Che impatto avrà questa situazione sul team? “A mio parere, d'ora in poi non dovrebbe influire su nulla - spiega Sahara -. Lavoreremo come sappiamo, e anche più di prima ora che abbiamo vinto il campionato. Il nostro atteggiamento non è mai cambiato: punteremo a lottare ancora per il titolo con i nostri due forti piloti, Mir e Rins”.

Lato piloti, il giapponese ha ribadito: “Non influenzerà la capacità dei nostri piloti di lottare per il campionato. Siamo già campioni e abbiamo due giovani, talentuosi e grandi piloti. Sanno come affrontare problemi o situazioni difficili e gestire la pressione tutto il tempo. Non sono affatto preoccupato da questo punto di vista. Sono entrambi super professionisti e pronti per il campionato 2021”.

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“Opteremo per una soluzione interna”


Il Project Leader MotoGP spiegato poi quelli che saranno i programmi interni del team, a cominciare dalla nomina di un nuovo team manager al posto di Davide Brivio. “È sempre necessario mettere a punto la struttura della squadra per ottenere la massima prestazione da ogni membro della squadra come procedura standard, anche senza l'addio di Davide. Ma penso che tutti siano abbastanza professionali e abbiano il know-how per andare avanti nel miglior modo possibile”.

Penso che possiamo gestire la situazione con le persone all'interno della Suzuki, ed è il modo migliore per noi - aggiunge Sahara dando un indizio sul prossimo team manager -. Sappiamo chi siamo, come lavoriamo, come interagiamo e di cosa abbiamo bisogno. Non cercheremo un manager esterno in questo momento, proveremo a gestirlo da soli”.

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Piloti e sviluppo


Parlando di quella che sarà la stagione 2021, il Project Leader spiega innanzitutto dove andrà a focalizzarsi lo sviluppo della GSX-RR.

Come abbiamo fatto in passato - racconta - stiamo cercando di migliorare tutte le aree delle prestazioni della nostra moto senza perdere un buon equilibrio. Probabilmente dovremo puntare ad avere migliori posizioni in griglia senza perdere nessuna prestazione per la distanza di gara”.

Fondamentale sotto questo punto di vista sarà riuscire a gestire al meglio la rivalità interna tra Mir e Rins, ma Sahara non sembra essere troppo preoccupato. “Dobbiamo riuscire a evitare gravi errori in termini di direzione di sviluppo con i vari dati raccolti da due diverse caratteristiche dello stile di guida ad altissimo livello - spiega -. Capiscono da soli il vantaggio di condividere i dati e aiuta il nostro sviluppo delle moto a diventare più competitivo per entrambi i piloti”.

Sarà quella 2021 versione migliore di Joan? “È ancora giovane e sta per iniziare solo la sua terza stagione con noi, quindi c'è ancora un grande margine per conoscere la moto, la squadra e per migliorare. Immagino che dopo aver vinto il campionato abbia anche guadagnato maturità e sappia come affrontare la pressione”, dice il Project Leader di Suzuki, curioso di vedere come il Campione del Mondo sarà da stimolo al suo compagno di box.

Vedremo come anche Rins diventerà più forte, combattendo con il suo compagno di squadra. L'anno scorso, purtroppo, era in ottima forma e poi si è infortunato, quindi questo ha condizionato molto la sua prestazione per tutta la stagione”, aggiunge Sahara parlando del numero 42.

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“Stiamo sondando diverse opzioni per la squadra satellite”


Alla luce di quanto raccolto la scorsa stagione, la Casa di Hamamatsu guarda con fiducia alla stagione che verrà, nonostante il congelamento degli sviluppi per il 2021.

Dal punto di vista ingegneristico abbiamo sempre nuove idee per migliorare la moto. Fortunatamente il pacchetto della nostra moto non era male nel 2020, quindi svilupperemo attentamente le aree su cui ci è stato permesso di lavorare. Ad ogni modo, non si sa mai come le nuove normative influenzeranno le cose, ma penso che sia la stessa situazione per tutti i produttori. Queste sono le stesse regole per tutti, quindi il fair play è in gioco e dobbiamo affrontarlo tutti", dice il giapponese, che aggiunge una battuta sul team satellite: “Stiamo ancora indagando su quale sia la soluzione migliore. Durante la stagione forse avremo qualche informazione in più”.

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