Il fratello minore degli Espargaro è pronto a confrontarsi con l'otto volte iridato sulla RC213V e ha già chiari in mente i suoi obiettivi del 2021, dal più scontato al più ambizioso
Il 6 marzo finalmente Pol Espargaro guiderà per la prima volta la Honda RC213V nel primo test pre-stagionale in programma sul circuito di Losail, in Qatar, e ora ha potuto rilasciare la prima vera intervista indossando questi colori.
Il catalano è al settimo cielo e il primo giorno di test se l’è immaginato così: “Sarò nervoso e non credo che dormirò il giorno prima! Questo è un capitolo della mia vita che ho sempre cercato di immaginare. Quando salirò sulla moto sarà un momento che ricorderò per il resto della mia vita e voglio davvero godermelo”.
Dopo aver smesso i panni del pilota di KTM, con cui ha fatto crescere la RC16 negli ultimi quattro anni, Polyccio è pronto a indossare la divisa del team Repsol Honda e ha ammesso: “Indossare questi colori è qualcosa di straordinario, significano gloria per me. Da molti anni vedo i migliori piloti del mondo vincere titoli e gare con questi colori. Significa essere dove ogni pilota vuole avere successo e dove tutti i piloti vogliono finire. Quando correvo in 125cc, Moto2 e persino MotoGP, questa squadra era sul podio praticamente ad ogni gara. Vedere questi colori accanto al tuo numero è sorprendente”. Parole sognanti dell’ex campione del mondo di Moto2 che ha anche aggiunto: “Sono arrivato qui nel momento migliore della mia carriera. Sto realizzando il mio sogno”.
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Dovrà attendere ancora più di un mese prima di conoscere per la prima volta la moto, capire quali sono effettivamente le sue caratteristiche e come potrà adattarsi il più velocemente possibile. Da fuori dice: “Ho visto questa moto molto volte in video ed è piuttosto piccola. Queste moto più corte le puoi gestire come vuoi. Tendono a muoversi un po’ di più ma è il tipo di moto che mi piace guidare. Sei tu quello che dice alla moto cosa fare”. Lo spagnolo ha fatto una vera e propria analisi: “A volte sicuramente è necessario forzarla a fare una o due cose che non vuole fare, ma è il mio modo di guidare. Mi piace frenare tardi e ho visto che ogni pilota che è salito sulla Repsol Honda riesce a frenare molto tardi e in modo molto aggressivo; questo mi favorisce molto”.
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Da lui ci si aspetterà tanto, essendo nel team che negli ultimi otto anni ha trionfato con Marc Marquez ben sei volte, e lui è pronto a dare il massimo: “L'obiettivo principale sarà salire sul podio o cercare di vincere gare, e anche perché no il titolo mondiale”. Progetti certamente ambiziosi, ma lui stesso ammette: “Non sono venuto in questo team per lottare per i primi sei del campionato, sono arrivato per raggiungere l'obiettivo più importante della mia carriera che è quello di diventare un giorno Campione del Mondo MotoGP. Questo obiettivo può essere raggiunto qui alla Repsol Honda”.
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Nello stesso box troverà Marc Marquez, appena potrà rientrare dal suo infortunio al braccio destro e Pol ha spiegato: “Questo è un altro motivo per cui volevo entrare nel Team Repsol Honda. Ho lottato per molti anni con Marc nelle categorie minori e mi sono divertito tantissimo. Sono cresciuto con lui combattendo in gara e questo fa di me il pilota che sono oggi. Quando combatti contro uno dei più grandi piloti del mondo tendi a migliorare molto più velocemente. Voglio confrontare il mio livello con Marc, uno dei migliori in griglia”.
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