Per l'ultima volta prima della nuova stagione, il team manager Petronas ha rivolto uno sguardo al 2020: “Non siamo riusciti a trovare una configurazione che permettesse a Fabio di sentirsi a suo agio”
Prima di partire con la nuova stagione MotoGP 2021, per il team manager Petronas Wilco Zeelenberg è tempo di fare un “recap” di quella 2020, traendo soprattutto le conclusioni sui risultati portati a casa dal francese Fabio Quartararo, da quest'anno in Yamaha factory.
Quartararo aveva iniziato la stagione 2020 con due vittorie consecutive e per gran parte del Campionato è riuscito a rimanere in vetta alla classifica iridato. Era quindi considerato uno dei favoriti per il titolo: “Pensavo che ce l'avrebbe fatta - ha detto Zeelenberg in un'intervista a Speedweek.com - tuttavia è andata diversamente. Fabio ha dimostrato quanto sia difficile diventare campioni del mondo. Joan Mir ha avuto una stagione favolosa, ma ha anche avuto i suoi problemi, avendo difficoltà a vincere la sua prima gara. Non c'è stato un pilota che sia stato costante su tutti i tracciati come Marc Marquez è riuscito a fare in passato. Nessuno è riuscito a salire sul podio in ogni gara e costruire un vantaggio considerevole”.
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Zeelenberg ha continuato a parlare quindi del titolo mondiale sfumato: “E' chiaro che volevamo il titolo mondiale - ha aggiunto -. Avevamo due piloti nel team che hanno vinto tre gare ciascuno ed entrambi hanno combattuto per il campionato, il che ci rende molto orgogliosi. Tuttavia avremmo preferito che i risultati fossero stati più costanti, soprattutto da parte di Fabio. Era sempre tra i primi tre nelle gare finali del 2019, ma non ne ha vinte. Nel 2020 è stato il contrario, tre vittorie e nessun altro podio. Questo ci ha fatto preoccupare”.
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Ma secondo il team manager Petronas cosa può essere andato storto? “Fabio - ha spiegato - ha faticato a mettere insieme una nuova moto ufficiale versione 2020. E' stata una nuova moto che ha reagito in modo diverso da come ci aspettavamo su determinate piste e situazioni. Non siamo riusciti a trovare una configurazione che gli permettesse di sentirsi a proprio agio”.
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