MotoGP, Razali: “Valentino è un mentore, sono curioso di lavorare con lui”

MotoGP, Razali: “Valentino è un mentore, sono curioso di lavorare con lui”

Il direttore sportivo Petronas ha parlando del grande aiuto che potrà dare Rossi, ma anche di una costanza che è mancata al team nel 2020 e che andrà trovata nel 2021

11.02.2021 ( Aggiornata il 11.02.2021 15:01 )

La prossima settimana, sarà la volta delle presentazioni ufficiali per il team Yamaha Petronas. In occasione dello svelamento dell'M1, vedremo anche Valentino Rossi in veste ufficiale Petronas, accanto all'ormai collaudato Franco Morbidelli. Un team tutto italiano in quanto a piloti, con cui il direttore sportivo Razlan Razali non vede l'ora di lavorare.

“Dobbiamo trovare una via di mezzo”


In un'intervista a Fox Sport Asia Razali ha fissato gli obiettivi per il 2021: “Cercheremo di essere più costanti. - ha detto - Franco lo ha fatto già nel 2020, è stato più coerente rispetto a Fabio, Maverick e Valentino. Quest'anno dobbiamo riuscire a trovare una via di mezzo per non fare così male in alcune gare come successo nel 2020. La costanza è la priorità per quest'anno, penso che sia la Yamaha che il nostro team possano farcela”.

Per ripartire con slancio, c'è prima da capire quali sono stati gli errori commessi nella passata stagione: “Penso che il nostro problema, o quello della Yamaha in generale - ha aggiunto -, sia la via di mezzo che non abbiamo. O diamo il massimo o facciamo molto male. Questo è stato il grosso problema dello scorso anno. Senza dubbio Yamaha è una grande moto, l'anno scorso ha vinto sette gare, più di ogni altra fabbrica, e noi ne abbiamo vinte sei. È un'ottima moto e penso che risolveremo i problemi”.

MotoGP, le nuove coppie 2021 pilota-capotecnico

Valentino un mentore


Il direttore sportivo ha quindi parlato dell'arrivo di Vale al team, tessendo le sue lodi: “Valentino è un'icona, un mentore per tanti giovani. - ha concluso - Questo andrà sicuramente a beneficio del nostro team perché abbiamo anche piloti che corrono in Moto3 e Moto2 che possono stargli vicino e vedere come lavora. Farsi consigliare da lui, sono sicuro che li motiverà di più. Vogliamo davvero vedere come lavora e imparare da lui, devo ringraziarlo per la fiducia che ha riposto in questa squadra, faremo del nostro meglio perché possa averne anche lui”.

MotoGP, Lin Jarvis “Rossi e Marquez sono dei killer”

  • Link copiato

Commenti

Leggi motosprint su tutti i tuoi dispositivi