MotoGP, Test Qatar Day 2, ore 16: HRC lepre con Bradl e Pol Espargarò

MotoGP, Test Qatar Day 2, ore 16: HRC lepre con Bradl e Pol Espargarò

A Losail è il duo Honda a comandare, con il collaudatore tedesco più veloce del titolare spagnolo di 15 millesimi. Terzo Aleix Espargarò su Aprilia, quarta la Yamaha di Vinales. Bagnaia miglior italiano con la Desmosedici ufficiale

07.03.2021 ( Aggiornata il 07.03.2021 16:45 )

Chi è meglio rodato, emerge. Il secondo giorno di test MotoGP sta vedendo a Losail la velocità espressa da Stefan Bradl, pilota-collaudatore HRC che, da metà gennaio ad oggi, sta costituendo un tutt'uno con la sua RC 213V, portata in pista innumerovoli volte a Jerez per sessioni di collaudo.

E, ovviamente, il tedesco gode di tale vantaggio. Il crono di 1'54"658 lo colloca in vetta alla lista dei tempi, con una seconda quattro cilindri dell'ala dorata appena dietro. Si tratta della numero 44 di Pol Espargarò, nuovo acquisto del team Repsol, in crescita nonostante abbia ammesso come debba ancora abituarsi al passaggio da KTM ad Honda. Solo 15 millesimi il gap dello spagnolo dal collega di marca.

Ieri in vetta, anche adesso veloce. Aleix Espargarò ed una tuonante RS-GP sono in terza posizione, con un distacco dal migliore di 21 millesimi. Appena dopo la Yamaha più lesta del lotto, con Maverick Vinales quarto su M1 Factory. Franco Mordibelli, Fabio Quartararo e Valentino Rossi ricoprono il settimo, decimo e diciassettesimo posto.

Pecco Bagnaia, miglior Ducati e miglior italiano


Francesco è quinto con la DesmosediciGP 2021, rivista nella sezione aerodinamica. Grazie al tempo di 1'54"857 il piemontese segna due primati: miglor italiano nella tabella, miglior ducatista dei test. Per il team Pramac, il francese Johann Zarco è ottavo, Jack Miller - secondo ufficiale - tredicesimo.

Enea Bastianini è dodicesimo, per il suo terzo giorno in MotoGP. Luca Marini risale la china rispetto a ieri, Danilo Petrucci resta ventesimo, Lorenzo Savadori ventiquattresimo. Michele Pirro è nei bassifondi della classifica, ma occorre precisare che il pugliese - tester Ducati e su una Desmosedici laboratorio - non stia girando per cercare l'assalto al cronometro.

Lo "studio" del duo Suzuki


Non fidatevi affatto del sesto crono siglato da Joan Mir. Il campione del Mondo studia gomme e passi gara. Lo ha dimostrato nel 2020: "inutile" sfoderare giri secchi da primato, quando poi è il Gran Premio ad assegnare punti iridati. Mai attaccante, il numero 36 porta avanti lo sviluppo della GSX-RR.

Più o meno come Alex Rins. Malgrado l'undicesimo tempo, il catalano è quest'anno uno dei candidati al titolo. E poi, a ripensarci bene, sono pochi sette decimi di ritardo dalla lepre Bradl. Mentre il tedesco può già spingere - forte di una Honda super collaudata - la coppia Suzuki prepara. Rins, paziente e metodico, sa quello che fa.

La classifica alle ore 16


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