MotoGP, Morbidelli: “Losail è terra Ducati, ma io sarò della partita”

MotoGP, Morbidelli: “Losail è terra Ducati, ma io sarò della partita”© Milagro

"Ho già svolto gran parte del lavoro programmato, e trovato un buon assetto di base. Oggi ho fatto dei passi avanti sotto il profilo del passo. La nuova carena? Non l'ho provata, non mi interessa"

11.03.2021 ( Aggiornata il 11.03.2021 22:34 )

Tra i tanti nomi che si sono alternati nelle prime posizioni, c’è sempre (o quasi) quello di Franco Morbidelli. Anche oggi il ragazzo di Tavullia ha sfornato una prestazione sontuosa, come testimonia la seconda piazza a soli 79 millesimi dalla prima posizione del compagno di marca Vinales. Nulla comunque capace di scomporre il riflessivo Morbidelli, che non si lascia andare a trionfalismi.

“Oggi si è sentito maggiore del solito il cambiamento di condizioni tra il giorno e la notte - analizza Franco - così ci siamo dovuti impegnare per adattarci, ma ci siamo riusciti. Sono stato veloce sul singolo giro ed ho migliorato la mia confidenza in sella in ottica passo gara, quindi la giornata è stata senza dubbio soddisfacente”.

Il fatto che Morbidelli non abbia l’ultima versione della M1 non gli ha impedito ancora una volta di essere tra i più veloci, sfruttando al meglio tutto il suo pacchetto.

Yamaha ha portato tante piccole cose che hanno migliorato il pacchetto. Lo sviluppo sulla mia moto non ci sarà, ma mi sento comunque pronto in vista dei GP La nuova carena? Non l’ho provata, dato che non credo possa farmi migliorare.Abbiamo lavorato bene in questi giorni, facendo tanti giri e provando sia tanti assetti che piccole ma utili cose. La maggior parte del lavoro è stato svolta, in primis trovando un corretto assetto di base: sicuramente concluderò i test con le idee chiare”.

“Losail è una pista Ducati, se Aleix rimanesse davanti sarei felice per Aprilia”


Franco è veloce quanto onesto, anche quando conferma come avere la moto ufficiale sia sempre un vantaggio, a dispetto dei suoi ottimi risultati.

“Avere la moto ufficiale è sempre un vantaggio, dato che se non lo fosse i piloti non la vorrebbero. E’ vero d’altra parte che nella mia condizione posso concentrarmi di più su ogni singola modifica che faccio, a differenza di un pilota ufficiale che deve provare tante cose più sostanziali, il che può essere un vantaggio ma anche uno svantaggio. Io posso solo cercare di utilizzare e massimizzare le mie armi”.

Chiuso il capitolo M1, il numero 21 dice la sua sulla classifica odierna, avara per lui di sorprese.

“Ad un certo punto della giornata ho visto andare molto forte Enea (Bastianini ndr) e Martin, ma in definitiva non vedo sorprese. Il fatto che i primi nove siano sotto l’1’54 è impressionante, così come la velocità di Zarco. L’Aprilia? Non conosco il passo di Aleix, ma è sempre stato davanti in questi giorni, e se riuscisse a stare davanti mi farebbe piacere per Aprilia. Auguro il meglio anche a Savadori”.

Una delle varie certezze è la velocità delle Ducati, che anche per Morbidelli partono con i favori del pronostico in viste dei due GP previsti in Qatar.

“Su questa pista le Ducati vanno molto forte, e li si è notato giorno dopo giorno. Questa è una pista Ducati storicamente, sembra disegnata per lei fatta eccezione per il terzo settore, ed oggi tanti piloti Ducati si sono rivelati rapidi anche sul passo gara: non sarà facile lottare, ma noi ci siamo”.

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