MotoGP: è Franco Morbidelli la speranza italiana per il titolo 2021?

MotoGP: è Franco Morbidelli la speranza italiana per il titolo 2021?© Milagro

Un paio di episodi sfortunati hanno impedito al pilota Petronas di soffiare il primato a Joan Mir e la Suzuki. Con tre successi, il "Morbido" è vicecampione del Mondo. La Casa di Iwata fa bene a puntare su Vinales e Quartararo?

13.03.2021 ( Aggiornata il 13.03.2021 13:30 )

Sebbene sia risultato comunque parecchio veloce, non occorre farsi ingannare troppo dai rendimenti espressi da Franco Morbidelli nei test MotoGP del Qatar. D'accordo, a Losail abbiamo già visto valori e potenzialità di ogni pilota, ma sappiamo che poi, in gara, tante cose potrebbero cambiare

Perché la tensione dei Gran Premi e la relativa pressione, esercitano "mutamenti" psicologici e, quindi, pure agonistici. Tra tutti i protagonisti del Motomondiale 2020, proprio il Morbido è apparso il soggetto più calmo, disteso. A volte fatalista. Quando (quasi) tutti si agitavano e perdevano concentrazione e staffe, il portacolori Petronas trovava risorse emotive determinanti.

Tre vittorie, due podi ed il secondo posto finale, alle spalle della Suzuki di Joan Mir. Lo spagnolo ha totalizzato 171 punti - con la sola vittoria di Valencia - tredici in più del romano di Tavullia. Cosa è mancato al numero 21 per farcela? Innanzitutto, un pizzico (grosso) di fortuna.

Decisiva la rottura di Jerez  e fatale l'incidente in Austria


La cattiva sorte subentra quando il pilota non ha responsabilità di quanto accaduto. Per sua stessa ammissione, Morbidelli ha sbagliato a Le Mans. In Francia, Franco è rimasto coinvolto nell'incidente di Valentino Rossi, perdendo posizioni. Nel tentativo di recupero, la scivolata che lo ha tolto dalla contesa

Zero punti raccolti al Bugatti. Può capitare. Come è capitato che a Jerez, nel Gran Premio di Andalusia, la sua M1 si ammutolisse, lasciandolo fermo a bordo pista. Era l'inizio della stagione e ancora non prevedevamo un Morbido capace di scalare la montagna della MotoGP.

Peccato che tra i colli austriaci tutto sia andato storto. O quasi. Considerando la dimanica dell'incidente in combo con Johann Zarco, a Franco è andata bene. E non solo a lui. Però, lo zero è stato pesante, come le botte rimediate nel capitombolo. Infatti, una settimana dopo il blando quindicesimo posto, sempre in Stiria.

I conti non sono tornati


Persi punti qua e là, alla fine il titolo è stato sfiorato. Non sono bastate le tre affermazioni - record stagionale, con solo Fabio Quartararo capace di tanto, tuttavia giunto ottavo in classifica - non è stato sufficente il relativo supporto Yamaha offerto al pilota satellite Petronas.

Mentre Il francese, Valentino Rossi e Maverick Vinales potevano disporre della M1 Factory con logiche evoluzioni, Morbidelli no, ha dovuto "accontentarsi" di quanto avesse in casa. Forse, dal punto di vista dello stress, questo aspetto ha rappresentato un vantaggio.

Nessuna responsabilità di sviluppo e scelte da fare. Solo gas e via. E quanto gas. I vertici di Iwata, a novembre, si sono mangiati le mani. Con più fiducia nei confronti dell'italiano, il titolo poteva essere conquistato. Con il senno di poi, è tardi e pure facile dichiararlo. Ma il 2021 è appena cominciato.

Yamaha, puntare su Morbidelli è cosa buona e giusta


Franco è esperto. Franco sa come vincere titoli - lo ha fatto vedere nella Stock 600 del 2013 ed in Moto2 nel 2017 - qundi è avvezzo ad alta classifica e gestione dei risultati. Franco è esperto, perché ormai al quarto anno di MotoGP. Franco è sensibile nella guida e nelle scelte tecniche.

Morbidelli è il pilota italiano più completo e competitivo. Morbidelli è colui che, meglio supportato, nel 2020 avrebbe potuto battere Joan Mir. Morbidelli è una bella immagine, positiva e propositiva. Morbidelli, soprattutto, non ha timori reverenziali nei confronti di alcun avversario. Valentino Rossi incluso.

Sarà il Morbido il nuovo campione del Mondo a far sventolare la bandiera tricolore (con mezza parte brasiliana)? Lo sperano in tanti, bisogna vedere se anche Yamaha lo spera. La sensazione e pure la logica portano a scrivere che il management di Iwata preferisca Vinales e Quartararo. Certo, loro sono i due ufficiali. Casa dei tre diapason, pensaci bene.

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