Assen 2000: dalla frattura allo svenimento, l'eroico podio di Capirossi

Assen 2000: dalla frattura allo svenimento, l'eroico podio di Capirossi

Mentre aspettiamo notizie circa il rientro di Marc Marquez, vi raccontiamo la storia di un altro infortunio, quello subìto da Loris Capirossi ad Assen nel 2000

13.03.2021 16:32

Ci sono momenti i cui i motociclisti svestono i panni del pilota per indossare quelli dell'eroe, realizzando imprese al confine dell'epicità che rimangono impresse nella memoria collettiva.

È ciò che decise di fare Loris Capirossi nell'ormai lontano GP d'Olanda 2000, gara passata alla storia grazie alla stoica impresa compiuta dal pilota italiano.

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La pole del venerdì e la caduta nel warm up


Come da tradizione, ad Assen le qualifiche si svolgono il venerdì. Loris conquista la pole con il tempo di 2:02.058, sfruttando al massimo le potenzialità della sua Honda NSR 500 del team di Sito Pons.

Capirossi è in forma esplosiva. Arriva al warm up del sabato consapevole della sua forza, ma è qui che compromette il suo weekend. Il tre volte campione del mondo tenta un sorpasso al limite sul belga Degrelle, una manovra azzardata che lo fa cadere rovinosamente, un botto che comporta la frattura della mano sinistra già compromessa in un incidente di qualche settimana prima.

La determinazione di Loris


Loris non ne vuole sapere di saltare la gara, vuole correre nonostante il parere negativo dei medici olandesi.

Capirex resiste al trattamento del medico di gara, che gli preme con forza l'arto fratturato. Il terzo e quarto metacarpo della mano sinistra sono compromessi, la determinazione di Capirossi no.

"Voglio correre" dice l'italiano e così sarà, ottenendo il via libera solo un'ora prima dall'inizio del Gran Premio. Il Dottor Costa, l'angelo custode che ha insegnato ai piloti che nulla è impossibile, confeziona un cocktail di antidolorifici per permettere al centauro di avvertire meno dolore. Loris indossa la tuta, la moglie Ingrid lo aiuta a indossare il guanto. È il momento di chiudere la visiera e far convivere follia, coraggio e lucidità.

La gara si rivela infinita. Come se non bastasse già il resto. La pioggia, puntuale come da tradizione ad Assen, costringe alla sospensione della gara, dividendola in due manche. Capirossi resiste, termina la gara al terzo posto dietro Barros e Criville, scoppia in lacrime una volta arrivato al parco chiuso e sviene tra le braccia di sua moglie.

L'impresa è compiuta. Capirossi si farà ingessare la mano prima di lasciare l'Olanda, pronto a scendere nuovamente in pista qualche giorno dopo a Donington.

Un atto eroico applicato alle corse che insegna come si possa domare e sconfiggere il dolore. Roba da motociclisti, roba da gente con gli attributi. Roba da Loris Capirossi.

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