MotoGP, Suzuki: difficoltà di inizio stagione o lavoro "in incognito"?

MotoGP, Suzuki: difficoltà di inizio stagione o lavoro "in incognito"?© Milagro

Al termine dei test in Qatar, non è ancora chiaro il vero potenziale delle GSX-RR di Joan Mir e Alex Rins, che pur avendo lavorato duramente non hanno mai occupato le primissime posizioni. Sarà tutta pretattica?

14.03.2021 ( Aggiornata il 14.03.2021 15:56 )

Con la conclusione delle cinque giornate di test ufficiali della MotoGP sul tracciato di Losail, la maggior parte delle Case ha mostrato il proprio potenziale in vista dell'imminente inizio di stagione sulla medesima pista. Tra queste non c'è la Suzuki, che a detta di alcuni avversari (Jack Miller in primis) si è nascosta in questi giorni, non mostrando il reale valore della GSX-RR in configurazione 2021.

Sicuramente quest'anno la Casa di Hamamatsu avrà diversi occhi puntati su lei, essendosi rivelata lo scorso anno come la moto più versatile in griglia, ma non sarà semplice riconfermarsi, nonostante il grande lavoro svolto dai piloti titolari, che hanno chiuso al settimo e ottavo posto, e dal test team con Guintoli e Tsuda.

Dubbi per Mir


Joan Mir partirà con i favori del pronostico, essendo il campione del mondo in carica. Tuttavia, il maiorchino non si è detto del tutto convinto della sua preparazione e di quella della moto in vista del primo Gran Premio, specialmente dopo aver perso l'ultima giornata a causa della tempesta di sabbia, in cui avrebbe dovuto provare alcuni long run per verificare il proprio ritmo gara.

Tuttavia, sappiamo che il numero 36 ha provato numerose soluzioni addirittura in ottica 2022 e che, restando in Qatar in attesa della prima gara stagionale, avrà modo di confrontarsi con la squadra. Che sia pretattica o no, è comunque impossibile pensare ad un Mir non competitivo nell'annata in cui dovrà difendere il titolo.

Rins ottimista per la stagione


Più serena l'atmosfera dall'altro lato del box, dove Alex Rins è riuscito a provare tutto ciò che si era prefissato e ha ammesso di essere pronto per la stagione puntando a grandi risultati, senza pretattica né giri di parole.

Si sa che il Qatar non è la pista in cui la Suzuki può esprimersi al meglio, visto il lungo rettilineo e le caratteristiche che non permettono alle varie moto di fare una reale differenza sulle concorrenti. A giudicare dalla facilità con cui i due piloti spagnoli sono riusciti a trovare ottimi riscontri, però, più che essersi nascoste, sembra le GSX-RR abbiano lavorato duramente senza farsi notare eccessivamente, proprio come accaduto lo scorso anno.

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