MotoGP, Yamaha brinda alla sua velocità, ma i sorpassi sono un dilemma

MotoGP, Yamaha brinda alla sua velocità, ma i sorpassi sono un dilemma© Milagro

Tutte le M1 si sono dimostrate rapide nei test, ed i piloti hanno promosso gli aggiornamenti arrivati dal Giappone. La mancanza di cavalli ed una falsa partenza potrebbero però spezzare i sogni 

14.03.2021 19:42

I test del Qatar hanno regalato ad addetti ai lavori e tifosi tante risposte, alcune più sorprendenti di altre. Ad esempio che quella di Losail fosse una pista adatta alle Ducati, come confermato a chiare lettere da Franco Morbidelli, era chiaro sin da subito. Meno scontate invece erano le prestazioni delle Yamaha, che in mezzo al deserto hanno invece risposto presente ad alta voce.

Il primo segnale di incoraggiamento è arrivato dai dati di fatto più ineluttabili, i tempi. Nella classifica combinata delle varie giornate di test infatti solo Jack Miller è riuscito a fare meglio dei due piloti ufficiali (Fabio Quartararo e Maverick Vinales) e Franco Morbidelli, precedendoli di pochi millesimi. I tre piloti della casa di Iwata sopra citati possono esibire un passo a dir poco interessante, con una serie di giri tra l’1’54 e l’1’55”5, ossia in linea con un’ideale passo per lottare per le prime posizioni

Il secondo “sì” raccolto dai piloti Yamaha durante le giornate di test riguarda il lavoro svolto dalla casa durante l’inverno, che tutti hanno promosso. Il nuovo telaio è piaciuto a tutti coloro che l’hanno provato, compreso Valentino Rossi, e la nuova aerodinamica è stata altrettanto (più o meno a seconda del pilota) apprezzata. Insomma, come detto dallo stesso Rossi Quest’anno Yamaha sembra aver preso la strada giusta”.

Operazione sorpasso


Tutto perfetto dunque, o quasi. Pensando alle prime due gare del Qatar infatti sorgono dei quesiti, in particolare due. Il primo riguarda la partenza, che sembra proprio essere uno dei punti deboli della M1, a fronte invece della crescita mostrata da altre case. Certo la partenza è solo il primo tassello di un grande puzzle, ma come constatato anche l’anno scorso (specie per Vinales) un cattivo start può pregiudicare tutto il lavoro durante il weekend.

Messa da parte la partenza il secondo annoso problema per le Yamaha riguarda, o potrebbe riguardare, i sorpassi. A confermarlo tra gli altri è stato il già citato Vinales, sottolineando come il capitolo sia tuttora ancora tutto da scoprire, non avendo potuto fare delle reali prove. Il primo “nemico” da combattere si chiama Ducati, che con il suo prorompente motore avrà gioco forza la meglio sul lungo rettilineo d’arrivo, alla quale le M1 dovranno rispondere con la fluidità nella parte più guidata, in primis il terzo settore, cosa che però potrebbe non bastare.

Ad aiutare i piloti Yamaha potrebbe essere infine l’aderenza che, se presente in grande quantità sull’asfalto, potrebbe aiutare i piloti in blu ad aprire prima il gas in uscita di curva, riducendo il gap in termini di velocità massima. Ad ogni modo queste supposizioni rimarranno tali sino a domenica 28 marzo, quando si alzerà finalmente il sipario su una nuova ed entusiasmante stagione.

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