MotoGP, Martin: debutto coi fiocchi per il rookie Ducati Pramac

MotoGP, Martin: debutto coi fiocchi per il rookie Ducati Pramac

Vincente in Moto3 nel 2018, veloce quasi da subito nella classe di mezzo, l’inizio dello spagnolo nella top class è stato dei migliori

09.04.2021 ( Aggiornata il 09.04.2021 15:15 )

Solo tre sono quest’anno i debuttanti in MotoGP e uno di loro ha già potuto dimostrare di che pasta è fatta. Stiamo ovviamente parlando di Jorge Martin, che con la Ducati del team Pramac sabato scorso ha firmato una straordinaria pole position sul circuito di Losail, in Qatar, e poi è riuscito a stare tra i protagonisti anche in gara. Dominando 17 giri dei 22 e salendo sul terzo gradino del podio. (Qui le sue dichiarazioni)

Martin show


Conquistare la pole position nella massima categoria, al secondo appuntamento stagionale, su una moto che conosci da neanche un mese, è qualcosa di eccezionale. Tanto che a congratularsi con lo spagnolo in pit lane c’erano tante persone, indossando colori diversi, ovvero coloro con cui aveva lavorato in passato e i team avversari. Però, se consideriamo la carriera del 23enne di Madrid, forse non c’è così tanto da stupirsi.

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La sua firma nella classe cadetta


Fin dal suo arrivo nel Mondiale ha fatto vedere cose interessanti. Nel 2015, anno del suo debutto in Moto3, ha ottenuto come miglior risultato il settimo posto, per poi centrare il primo podio nel 2016 e stare costantemente nelle posizioni di testa l’anno successivo, quando ha avuto inizio la collaborazione con il team Gresini. Il 2018 non poteva che essere il suo anno, dove con superiorità, determinazione e quella fame che lo accompagna ancora oggi ha vinto il suo primo (e finora unico) titolo iridato, con sette vittorie, due podi e undici pole position.

La parentesi nella classe di mezzo


Il passaggio in Moto2 è stato naturale. Nel 2019 Martin ha guidato la KTM del team Ajo con cui dopo un inizio in salita, ha brillato sul finire della stagione con un terzo e un secondo posto, ottenuti rispettivamente in Giappone e in Australia. L’anno scorso ha guidato una Kalex, pur restando sempre nello stesso team, e fin da subito le prestazioni sono state positive. Il suo primo successo l’ha festeggiato nel GP d’Austria, nell’appuntamento successivo perse la vittoria per una sanzione (passaggio sul verde), e poi è accaduto l’irreparabile.

Al tampone fatto per volare in Italia e prendere parte al Gran Premio a Misano, è risultato positivo al Covid e per lui che in quel momento era a pari punti con il leader Enea Bastianini, è così sfumata la possibilità di arrivare in MotoGP da campione. Dopo questa batosta, soprattutto morale, è tornato in pista e ha chiuso la stagione salendo altre tre volte sul podio. Ora, in MotoGP, appena alla seconda gara stagionale ha già fatto vedere il suo talento cristallino, e anche se lui ha ammesso che nelle prossime gare punterà agli obiettivi da "rookie", siamo certi, che potrebbe sorprenderci ancora.

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