MotoGP Portogallo, Alex Marquez: “Sapevo che Marc sarebbe tornato forte”

MotoGP Portogallo, Alex Marquez: “Sapevo che Marc sarebbe tornato forte”© Milagro

Il pilota catalano del team LCR: "Ad un certo punto, Marc temeva che la sua carriera potesse finire. Io devo fare come lui, spingere al limite nel giro secco"

17.04.2021 10:28

In Portogallo, Alex Marquez ha finito la prima giornata con l'undicesimo tempo in MotoGP. Prestazione a parte, per il numero 73 Portimao rappresenta anche la guarigione dall'infortunio rimediato circa un mese fa:  "Non mi soddisfa sapere di non essere in top ten - svela - però ci sono vicino. Ci proverò nei prossimi turni. La mia caviglia è a posto, diciamo al cento per cento della forma ottimale. Non posso fare danni, ma sto bene".Sono contento del mio risultato, perché penso sia buono e di essere andato bene. Le pista europee creano a noi meno problemi, infatti, è stata una giornata davvero positiva. Dopo aver provato un nuovo set up e una frizione che funziona efficacemente, ci siamo impegnati, sapendo che si debba rifinire un po' il tutto".

Cosa ti manca per essere più incisivo e lottare per le prime posizioni?

"Il ritmo gara è buono, penso che siamo da top five o, addirittura, podio. Ci manca il giro secco. Come KTM, del resto. Ho visto guidare Marc da dietro, notanto come trovi presto il limite. Ecco, io devo avere la confidenza per spingermi sino a lì. Se ci riuscirò, sarò veloce anche in qualifica".

Alex e Marc sono fratelli. Tra i due Marquez non ci sono segreti


La notizia del weekend è, ovviamente, il ritorno alle competizioni di Marc Marquez. Alex, essendone fratello e sempre vicino, ha seguito le vicende dell'otto volte iridato: "Mi chiedete se lui sia già al meglio, ma è chiaro che Marc abbia bisogno di girare ancora, per ulteriori sessioni di prove. Solitamente, dopo lungo stop, il primo giorno è sempre difficile, mentre nel secondo si compie uno step decisivo. Se Lui migliora, noi altri siamo nei guai. L'ho visto forte e veloce. Me lo aspettavo, perché so come abbia lavorato duramente a casa".

Hai temuto per la fine della sua carriera?

"Bisogna ammettere che, add un certo punto, Marc aveva questo timore. La famiglia, invece, mai deve dare un messaggio negativo o di scarsa speranza. Non è stata una situazione facile da affrontare. Oltretutto, anche a causa del covid, Marc non poteva vedere amici o parenti. Era ancora più complicato".

 

 

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