GP Portogallo, Marini commenta le Qualifiche: “Portimao mi piace”

GP Portogallo, Marini commenta le Qualifiche: “Portimao mi piace”© Milagro

“Fare un giro di time attack è veramente difficile” dice Luca al termine della qualifica che lo vede scattare dalla casella 8 della griglia

18.04.2021 10:04

Terza gara in carriera in MotoGP e per la prima volta miglior rookie in qualifica. Luca Marini ha vissuto un weekend fin qui perfetto con la Q2 conquistata al termine delle FP3 e la P8 sulla griglia per la gara di domani mostrando un gran passo.

Nonostante qualche difficoltà ancora sul time attack e capire ancora le gomme, la prestazione messa in pista da Luca è di assoluto prestigio considerando anche la moto vecchia rispetto a quelle di Pramac. 

A margine delle qualifiche, insieme a Migno ai microfoni di Sky, Marini ha analizzato la sua crescita tra Qatar e Portimao spiegando anche i cambiamenti fatti sulla moto per guidare meglio e cosa gli serve ancora per poter migliorare ed essere più veloce durante la stagione.

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“Sono contento del giro che ho fatto”


Con la MotoGP è difficile fare il giro perfetto” – esordisce Marini – “c’è sempre qualche errorino, provi a frenare più forte però vai un pelo largo. Fare un time attack è veramente difficile, si abbassano tantissimo i tempi, anche quando metti le gomme nuove morbide, rispetto al passo gara, cosa che in Moto2 era totalmente diversa perché le gomme da gara sono quelle della qualifica e non c’è un extra grip quando spingi dall’inizio. Invece in MotoGP devi dare tutto quello che hai, ancora non sono molto preciso a fare tutte le curve perfette.”

“Portimao è una pista che mi piace”


In Qatar guardando lo storico non ho mai fatto paura, tranne l’anno scorso che stavo facendo una bella gara. Portimao è una pista che mi piace, penso che durante l’anno ci troveremo a guardare lo storico di Enea e Martin per vedere le piste dove siamo andati meglio o peggio durante la carriera, si potrebbero trovare anche in MotoGP queste similitudini” – spiega Marini rispondendo ad una domanda sul motivo per il quale sia andato meglio oggi rispetto al Qatar – “l’anno scorso sono andato forte più o meno dappertutto, speriamo di continuare così. A parte questo, penso che dipenda anche dal lavoro sulla moto.”

Luca poi aggiunge: “La MotoGP è complicata, la Ducati è una moto con un potenziale incredibile e bisogna riuscire ad esprimerlo. Ci sto prendendo piano piano sempre più confidenza, cercando la mia strada sia con il setting che con l’interpretazione delle gomme, che sono la chiave per andare forte, cercando di capire come usarle sia per la qualifica che per la gara. Avere un buon passo e salvare un po’ di più le gomme anche in gara fa la differenza. E’ questa la cosa più importante in questo momento.”

“Mi sembra di guidare un po’ più come guidavo la Moto2”


Come ho detto prima su questa pista mi trovo molto bene, è anche per questo che sono andato forte. Ho fatto anche i cambiamenti giusti sulla moto per poter guidare meglio. Mi sembra di guidare un po’ più come guidavo la Moto2, sono un po’ più “bello” da vedere” – dice in conclusione Marini – “quando vado forte si vede che sono a mio agio sulla moto. Spero di continuare a sentirmi così anche nel prosieguo del campionato perché sarebbe importante continuare a crescere, continuare ad imparare, arrivare su piste dove c’è una difficile scelta di gomme, lavorare tanto per scegliere quella migliore. Qui e in Qatar è stato abbastanza facile ma penso che in futuro ci saranno anche tante variabili, tante cose in più da capire, dobbiamo ancora migliorare perché c’è ancora tanto da scoprire.”

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