MotoGP, Rivola: “Dovizioso? Speriamo gli salga la voglia”

MotoGP, Rivola: “Dovizioso? Speriamo gli salga la voglia”© Milagro

L'Aprilia continua il suo percorso di crescita in MotoGP e l'amministratore delegato del team fissa gli obiettivi per il futuro: "Un team satellite nel 2022? Mai dire mai"

25.04.2021 ( Aggiornata il 25.04.2021 13:31 )

Giornata in pista sul circuito di Misano intitolato a Marco Simoncelli, che in questo soleggiato weekend ha richiamato personaggi del calibro di Max Biaggi e Loris Capirossi, senza dimenticare gli attuali piloti MotoGP Aleix Espargaro e Lorenzo Savadori.

Presente anche Massimo Rivola, ammistratore delegato Aprilia Racing, che ci ha concesso una bella chiacchierata sulla situazione vissuta della Casa di Noale nel Motomondiale.

MotoGP, Aprilia sempre più protagonista: a quando il primo podio?

Gli obiettivi


Massimo, i progressi da quando sei arrivato in Aprilia sono evidenti.

“Non è merito mio ma di Aprilia, un gruppo che crede davvero tanto nel mondo racing. Credo che Aprilia Racing sia un gruppo cresciuto in quantità e qualità negli ultimi anni, stiamo adottando la politica dei piccoli passi. Sta funzionando, ma non siamo ancora dove vorremmo”.

E dove vorreste essere?

“Nella nostra storia abbiamo vinto tanto. Per farla rivivere, bisogna tornare a vincere, ma oggi è ancora molto presto. In un anno come questo, soprattutto dopo la morte di Fausto Gresini, riuscire a vedere il podio sarebbe un obiettivo. Non è ancora alla nostra portata, ma non è lontano".

Per riuscirci, manca qualcosa in chiave passo gara?

“In generale. Adesso abbiamo un pilota come Aleix Espargaro fortissimo sul giro secco, che sta dimostrando di essere diventato anche un pilota maturo. Sta portando a termine le gare con intelligenza: se dovesse continuare così, potrebbe andare a podio già quest’anno. Il nostro passo gara è già migliorato, dobbiamo continuare: come si suol dire, chi si ferma è perduto”.

Dovizioso e il futuro


Passiamo ad Andrea Dovizioso: com’è la situazione?

Non vediamo l’ora di provare con lui al Mugello. Il test a Jerez è stato certamente interessante, abbiamo lavorato con un pilota di altissimo spessore. Credo che un pilota del genere sarebbe utile alla nostra causa. Al momento, viviamo alla giornata e speriamo che a Dovi salga un po’ di voglia. Se non sarà così, sarà stato un piacere lavorare con lui. Spero valga lo stesso per Andrea”.

Secondo la tua esperienza, è più complicata la MotoGP o la Formula 1?

“Impossibile rispondere: sono due mondi differenti e complessi. Nella MotoGP è difficile riuscire a dare al pilota ciò che gli conferisce maggior feeling. La componente umana è un fattore che nelle auto conta meno, ma sono due mondi bellissimi e super tecnologici dove l’adrenalina scorre forte. Oggi scorre più forte in MotoGP per il rumore, che invece manca alla Formula 1”.

Ultima domanda: è sostenibile un 2022 con 4 RS-GP in pista, con un team ufficiale e un altro privato?

“Mi piacerebbe avere un team satellite, soprattutto per dare seguito al nostro progetto di crescita dei piloti. Avere dei giovanissimi da mettere nella squadra satellite sarebbe bellissimo. Mai dire mai”.

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