MotoGP, sindrome compartimentale: che cos’è "l'incubo" dei piloti?

MotoGP, sindrome compartimentale: che cos’è "l'incubo" dei piloti?© Yamaha

Focus sul problema che sta affliggendo tanti piloti, non ultimo Fabio Quartararo, che ne è stato vittima durante il GP di Spagna, faticando a frenare in maniera adeguata

04.05.2021 15:00

Quanti piloti ne soffrono!


Se gli ultimi in ordine di tempo ad accusare il problema sono stati Quartararo (recidiva, già operato nel 2019) ed Aleix Espargarò, la lista di piloti colpiti dalla sindrome compartimentale è molto lunga e spazia dal Motomondiale alla Superbike passando per il nostro CIV con il caso emblematico di Alessandro Delbianco. Un altro caso di sindrome compartimentale è quello che ha colpito Max Temporali, ex pilota Sport Production ed oggi commentatore tecnico Superbike, addirittura nel lontano 1998.

Motomondiale

Il primo caso di sindrome compartimentale in MotoGP risale a Dani Pedrosa nel lontano 2015. Dopo il sesto posto nella gara inaugurale in Qatar, il Piccolo Samurai salta le tre successive gare perché operato per sindrome compartimentale all’avambraccio destro. Anche per Pedrosa è recidiva, lo spagnolo ne soffriva già dal 2014.

Il caso di Crutchlow invece è più recente perché risale all’anno scorso. La caduta nel warm up in Spagna non solo gli ha provocato un trauma al collo, ma ha anche comportato una frattura dello scafoide destro che nel corso delle gare successive ha generato la sindrome compartimentale che lo ha tenuto fuori dalla doppia gara di Misano.

Jack Miller ed Iker Lecuona sono “nuovi” di questa sindrome ed entrambi freschi di operazione prima della gara di Portimao. L’australiano, cadendo poi in gara, ha fatto sì che si aprissero i punti della ferita ancora fresca.

Ieri in gara hanno accusato gli stessi problemi Fabio Quartararo ed Aleix Espargarò. Il francese di Yamaha ufficiale ha cominciato ad aver problemi da metà gara in poi finendo la gara al 13° posto ed arrivando al box visibilmente stanco e provato. Fabio però è recidivo, avendo già sofferto dello stesso problema nel 2019.

Lo stesso Aleix Espargarò ha avuto problemi al braccio destro nel finale di gara ed anche per lui si sospetta il solito problema della sindrome compartimentale. 

Hanno avuto il loro primo incontro con la sindrome anche Alex Rins, Taka Nakagami, Jorge Martin e Nicolò Bulega nel 2019, stesso anno di Quartararo.

CIV/National Trophy 

Se Luca Salvadori è stato il primo caso di pilota di un campionato nazionale a soffrire di questo problema (operato qualche anno fa all’avambraccio destro), Alessandro Delbianco è il caso più recente di pilota colpito da questo problema. Il #52 del team DMR Honda si è sottoposto recentemente all’operazione e spera di essere di nuovo in griglia per la prossima gara del CIV a Misano.

Superbike

La sindrome compartimentale non ha risparmiato nemmeno due “pezzi grossi” del Mondiale Superbike, ovvero Jonathan Rea e Chaz Davies, entrambi operati nel 2016 per lo stesso problema e tornati ad altissimi livelli.

I “superstiti”


Se la lista di quelli che hanno avuto a che fare con questo problema, c’è chi invece si è “salvato”. E’ il caso di Johann Zarco, Jorge Lorenzo e soprattutto Valentino Rossi.

Tempo fa il pilota di Tavullia ha spiegato come è stato possibile “scampare” dalla sindrome: “Non ho mai avuto questo problema. Ho una mia teoria per evitarla. Basta stendere e rilassare i muscoli. Ma ha anche a che fare con lo stile di guida. Rispetto alla maggior parte dei miei avversari guido con delicatezza e cautela. Lascio andare la moto… Pertanto i miei muscoli sono soggetti a meno stress”.

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