MotoGP, Marc Marquez critica l'holeshot: “Non aiuta lo spettacolo”

MotoGP, Marc Marquez critica l'holeshot: “Non aiuta lo spettacolo”© Milagro

Il #93 si è dimostrato scettico nei confronti del dispositivo ormai diffuso in MotoGP: a detta del campionissimo, l'abbassatore rende difficile sorpassare in fondo ai rettilinei, costringendo i piloti a tentare la manovra in punti più proibitivi

05.05.2021 ( Aggiornata il 05.05.2021 16:29 )

L’holeshot è uno dei dispositivi più in voga nella MotoGP moderna, su cui le Case motociclistiche hanno investito con convinzione negli ultimi anni.

Evoluzione


Il sistema utilizzato sui prototipi della top class prevedeva in origine, attraverso la pressione su un pulsante, la compressione della sospensione posteriore al fine di abbassare la moto in partenza, dando maggiore spunto allo start. 

Col tempo l’holeshot si è evoluto, permettendo ai piloti di utilizzarlo anche in gara, in particolare in uscita dalle curve migliorando l’accelerazione. Non solo: nei test invernali del Qatar alcuni Costruttori, tra cui la Honda, hanno introdotto un sistema che prevede l’abbassamento anche della sospensione anteriore.

"Sorpassare è diventato difficile"


Questo è un classico esempio di come stia avanzando la tecnologia in questo sport, non senza alcune criticità. A sottolineare quest'ultimo aspetto è stato Marc Marquez, dubbioso nei confronti del nuovo dispositivo.

“Non l’ho mai usato. Mi hanno spiegato il suo funzionamento all’anteriore e al posteriore, e lo useremo, perché tutti lo usano ed è qualcosa a cui devo abituarmi. Secondo me, non ha senso avere un holeshot su queste moto, aveva dichiarato lo spagnolo a Portimao, al suo rientro dopo l’infortunio. “Due anni fa non avevamo holeshot e lo spettacolo televisivo era lo stesso. Ora tutti lo usano, e ovviamente lo faremo anche noi, le fabbriche stanno investendo molto affinché tutti abbiano questo dispositivo. Ma per me è un extra che non migliora lo spettacolo e renderà più difficile il sorpasso. A primo impatto, non mi piace”.

Critiche ribadite da Marc anche dopo la gara di Jerez. “È vero che in MotoGP i distacchi sono molto ridotti. Magari finisci 10 secondi dietro il primo e ti ritrovi decimo. A Jerez ho concluso la gara a 10 secondi e sono arrivato nono, facendo una media parliamo di un secondo per moto”.

L’otto volte campione del mondo ha continuato la sua analisi: “Sì, è vero che è sempre più difficile sorpassare, perché tutti vanno molto veloci. Inoltre con questi sistemi holeshot ho potuto verificare che è molto più difficile sorpassare, perché sul rettilineo arrivi più forte, ti ritrovi subito alla ??staccata ed è tutto molto ravvicinato. Tutto questo influenza i sorpassi: sei costretto a sorpassare in punti difficili, se non impossibili. Questo non va bene per lo spettacolo”, ha concluso l’alfiere Honda Repsol.

Un parere da non sottovalutare, che potrebbe spiegare in parte le difficoltà riscontrate dai piloti a rimontare quando partono dalle retrovie. Una situazione che ricorda un po’ la Formula 1, dove il risultato ottenuto in qualifica pesa tanto, tantissimo, nell’economia della gara.

Il livello tecnologico sta continuando a salire, ma non è detto che la crescita dello spettacolo vada di pari passo.

Test MotoGP: come funziona l'holeshot? Ecco quello dell'Aprilia RS-GP

 

  • Link copiato

Commenti

Leggi motosprint su tutti i tuoi dispositivi