MotoGP Italia, Morbidelli: “Il Mugello senza tifosi fa male”

MotoGP Italia, Morbidelli: “Il Mugello senza tifosi fa male”

Il pilota Petronas non vede l'ora di scendere in pista ma è dispiaciuto di non avere il pubblico e sul suo futuro dice: “Ancora non sono con le spalle al muro”

27.05.2021 19:43

Franco Morbidelli non vede l'ora di scendere in pista. Il tracciato che lo attende? Il Mugello, pista che tutti i piloti amano e dove il pilota Yamaha Petronas vuole dare il meglio di sé. “Senza pubblico non sarà uguale - ammette - fa male non averlo qui, ma cercherò comunque un'extra motivazione visto che è il GP di casa”.

Senza pubblico non sarà lo stesso


“Amo questo tracciato! - ha esordito Morbidelli - E' un anno che non corriamo qui e sarà importante vedere come andrà. Non so cosa aspettarmi ma so cosa sperare. Spero di avere la velocità che abbiamo avuto in Portogallo, Spagna e Francia sull'asciutto e anche lo stesso feeling che ho avuto su questi tracciati. Spero inoltre di stare in posizioni interessanti per il mio GP di casa, poi il resto lo farà quell'extra motivazione che c'è sempre nei GP di casa”.

Ma senza tifosi come sarà? “Brutto, - ha aggiunto - non è una bella cosa purtroppo. Qui al Mugello è più doloroso di altri posti. Al Mugello il pubblico ha sempre un calore diverso, la morfologia del posto è fatta a posta per farti sentire il contatto con i tifosi e quindi devo ammetere che qui fa più male non avere il pubblico”.

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A proposito del ginocchio


Morbidelli ha poi parlato del problema al ginocchio palesatosi a Le Mans durante la prova del flag to flag: “Bisognerà vedere se dovrò operarmi o meno. - ha spiegato - Se lo voglio sistemare ed essere libero da tutti i problemi dovrò operarmi, se invece non vorrò fare l'operazione potrò vivere tranquillamente lo stesso con un po' di paure in più. Molte persone e molti sportivi convivono con i crociati staccati o con menischi non proprio interi. Ovvio, non sportivi che lavorano principalmente con le gambe, ma molti piloti si. Dovrò fare una scelta legata alla mia vita in generale quindi. Con questo ginocchio si può guidare benissimo”. Ma a parte la Francia, è un infortunio che risale a quanto tempo fa? “La prima volta che mi sono fatto male è stata nel 2015 quando mi sono rotto la gamba destra ho stirato il crociato sinistro. Lo sviluppo dell'infortunio c'è stato poi quest'inverno quando in allenamento mi sono lesionato il menisco non dandogli importanza. Ho fatto fisioterapia ma purtroppo la settimana prima di Le Mans ho avuto un incidente al Ranch senza neanche cadere, e il mio ginocchio già debole ne ha risentito”.

Futuro ancora incerto


Infine Franco ha parlato del sul futuro che al momento appare in bilico. Nel weekend di Le Mans ha detto che il suo futuro sarà in Petronas ma non sa con quale moto: “Non mi sono dato nessuna dead line in merito al mio futuro – ha concluso - e non sono ancora alle strette con le spalle al muro. Sono soprattutto fiducioso del lavoro che stanno facendo in VR46. Sono sicuro che insieme a Razlan (Razali) faranno un ottimo lavoro per me per il prossimo anno”.

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