MotoGP Catalogna, Bagnaia: “Dopo il Mugello sono stato massacrato”

MotoGP Catalogna, Bagnaia: “Dopo il Mugello sono stato massacrato”© Milagro

Pecco: "Ognuno può pensare ciò che vuole, chi sta a casa non può comprendere le varie situazioni. Sulla moto ci salgo io: domenica scorsa ho sbagliato perché non ero concentrato, né sereno. Del Gran Premio di Italia volevo dimenticare tutto quanto accaduto"

03.06.2021 18:38

Per Francesco Bagnaia, il Gran Premio di Catalogna rappresenta sede di riscatto. Lo zero rimediato al Mugello pesa nella classifica del ducatista, ora terzo a 79 punti. In cima c'è Fabio Quartararo che, invece, in Toscana è rimasto in piedi ed ha vinto.

Pecco spiega come ha vissuto il lunedì post weekend: "Normalmente, quando torno a casa, guardo ogni sessione del weekend appena finito - le sue parole - contrariamente, dopo il Mugello, non ho guardato niente, dato che volevo dimenticare tutto quanto è accaduto. Comunque, penso che avevo lo stesso passo gara di Fabio Quartararo con la Yamaha. Nelle parti inziali noi con le Desmosedici eravamo veloci quanto lui e avremmo potuto vincere. Proverò a batterlo qui, nell'obiettivo di recuperare i punti persi in Italia".

Come arrivi qui al Montmelò? Ritroverai la concentrazione?

"Devo dire che, grazie a tutte le persone presenti a casa nell'allenamento condiviso, sono riuscito già lunedì ad accettare quel brutto fatto. Cosa difficile, perché il motociclismo rappresenta il nostro lavoro, la nostra passione. Jason Dupasquier aveva il nostro stesso sogno, bisogna però accettare che non c'è più. Secondo me una cosa così non si dimentica. Non si passa sopra ad un avvenimento così grave, non si và oltre. Tuttavia, credo che in questo weekend tutti i piloti correranno per lui, nella sua memoria, e lo faranno nel corso di tutta la stagione. Farò un bel lavoro, siamo forti, voglio ripartire".

L'errore di domenica scorsa


A seguito della scivolata, Bagnaia è stato vessato previo commenti social poco felici. Pecco non avrebbe voluto correre, non lo ha nascosto, la polemica nei suoi confronti è esplosa feroce. Il numero 63 descrive come ha vissuto la difficile situazione: "Qualsiasi cosa dirò, verrà presa male dai lettori - dichiara - sono già stato massacrato abbastanza, riguardo alla dichiarazione di domenica scorsa. Però, voglio dire questo: chi sta a casa, non può comprendere le varie situazioni. Il mio errore è stato dettato dal fatto che non fossi concentrato a dovere. Poi, ognuno può pensare ciò che vuole. Io so come siano andate le cose, sulla moto c'ero io e nessun altro".

La scivolata ha dimostrato come il ducatista fosse poco sereno: "Il mio errore è stato stupido - ammette - banale, certo. In una situazione normale, non avrei mai commesso una manovra del genere: salire sul cordolo in Arrabbiata 2, cosa mai fatta prima. Per forza, ero poco concentrato e poco sereno. Come ho detto, ognuno può pensare ciò che crede. Ho letto varie commenti, dopo una disgrazia del genere. Parlare male di un pilota non è stato di buon gusto".

L'avversario del momento e la ritrovata Curva 10


Fabio Quartararo è in fuga Mondiale. Dall'alto dei suoi 105 punti, a fronte di tre gare vinte, il francese Yamaha prova a realizzare quanto sfuggitogli lo scorso anno. Pecco ne riconosce il valore: "Fabio è un grandissimo avversario - puntualizza - forte, costante. Lui ha trovato la giusta dimensione nel team Yamaha Factory, dimostrandosi davvero competitivo. Però, noi non possiamo perdere ulteriori punti nei suoi confronti, dato che siamo indietro di una gara, anche più di una gara. Devo recuperare più punti che posso, considerando lo zero rimediato al Mugello. Non mi posso permettere di ripetere un episodio del genere, infatti, qui a Barcellona proverò a stargli davanti".

Nel frattempo, la Curva 10 ritrova la sua.. rotondità.

"Quando quella curva fu modificata- ricorda - io iniziai a tribolare. Sapendo che adesso è tornata come prima, mi sento felice. Il seguente layout è migliore, perché si può entrare pulito e rotondo e uscirne bene. Il disegno previsto per la Formula 1 e poi usato anche dalle moto era pericoloso. Abbiamo assistito a diversi incidenti in quel critico punto, perché lì si spingeva parecchio in frenata e avvenivano contatti. Però ora è meglio".

Concentrazione massima e parole alla moto


Mugello terribile a parte, Pecco affronta i fine settimana con grande naturalezza: "Inizio già da casa a pensare al Gran Premio - spiega -  allenandomi in vista del weekend. Se mi sento convinto di aver fatto un buona lavoro, arrivo in circuito sicuro delle mie capacità. Quando poi si comincia, arrivo a domenica con le farfalle nello stomaco. La tensione che precede la gara è intensa, ma i dubbi vengono messi da parte se sono andato forte nei turni precedenti ed in qualifica".

Parli con te stesso?

"Dipende dalla gara in oggetto. A volte sì, altre no. In alcune situazioni mi sento tranquillo, in altre sono nervoso. Solitamente provo a rimanere il più concentrato possibile. Solo appena prima della partenza parlo con la mia moto. In quell'istante, faccio cose così e, durante il giro di riscaldamento, la concentrazione tocca livelli massimi".

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