MotoGP Catalogna, Marquez: “La Honda moto critica al momento”

MotoGP Catalogna, Marquez: “La Honda moto critica al momento”

Il pilota spagnolo ha parlato a nome di tutti i piloti della Casa Alata: “C'è chi dice che seguono la mia campana, ma no, tutti noi stiamo dicendo la stessa cosa e puntando il dito sulla stessa area”

03.06.2021 20:02

Il lavoro di Marc Marquez sulla RC213V proseguirà nel Gran Premio della Catalogna in programma questo weekend (qui gli orari). Per lo spagnolo, che ancora deve riuscire a ritrovare il giusto feeling con la Honda, sarà un altro fine settimana “in difesa” come ha spiegato in conferenza stampa, ma l'intento è sempre quello di migliorare e portare a casa il miglior risultato possibile.

La Honda difficile da capire


“Il Mugello è stato un weekend difficile – ha esordito lo spagnolo - come tutti quelli fatti da quando sono tornato. In Catalogna cercherò di fare un passo in avanti per proseguire nel nostro percorso. Vediamo se riusciamo a migliorare il feeling, sarà molto importante”. Da quando è rientrato, Marc ha cercato da subito di capire la Honda, ma quanto è stato difficile? E' difficile capire quello che succede con la moto sul tracciato, - ha spiegato - ho cominciato con prendere familiarità con i miglioramenti dello scorso anno, giravo ma non capivo molto. Sono quindi tornato alla moto 2020 ma continuavo a non capire la moto quindi ho intuito che ho solo bisogno di fare chilometri. Sono andato migliorando decimo per decimo e sento molto la differenza se guido da fresco o da stanco. La moto è la stessa ma il feeling è diverso perchè la mia guida è diversa, nelle curve a destra gestisco in modo particolare le varie tensioni muscolari. Sono tutte cose da affrontare per tornare al livello di prima”.

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Vogliamo una moto friendly!


Nonostante questo, però, non è solo Marquez ad avere problemi con la RC213V, ma anche tutti gli altri piloti Honda: “Honda negli ultimi anni è stata una moto difficile ma vincente - ha detto Marc - e penso che adesso siamo nella stessa direzione, abbiamo punti deboli ma il potenziale c'è. Con il fatto che l'anno scorso non girassi e Cal Crutchlow ci fosse ma non a livello ottimale abbiamo perso un anno per sviluppare la moto ma Honda sta lavorando per dare a tutti i piloti una moto buona e più facile. Quando abbiamo problemi fisici, però, viene subito toccata la performance e il lap time ma se sei al 100% è ancora una moto vincente”.

Quindi tutti i piloti stanno chiedendo una moto diversa? Più friendly? “Si certo, tutti chiediamo una moto facile da guidare e che si adatti ai diversi stili di guida. C'è chi dice che seguono la mia campana, ma no, tutti noi stiamo dicendo la stessa cosa, stiamo puntando il dito sulla stessa area e la Honda ci sta lavorando. E' una moto critica in questo momento, ma se trovi il modo per entrare a contatto con la Honda riesci a vincere. Se vedo l'ultimo anno in cui ho girato sono caduto 20 volte, è difficile trovare il limite. Noi piloti Honda stiamo lavorando con il team siamo sulla stessa barca, certe volte sono i piloti ad aver bisogno della moto, altre volte è la moto ad aver bisogno dei piloti. Per tornare al top è importante avere una moto che tutti possono guidare, ma se vuoi fare la differenza sei tu che devi trovare il miglior assetto per il tuo stile di guida”.

Quanto è impegnativa una MotoGP!


A Marquez è stato poi chiesto quale sia stata la sorpresa più grande del suo rientro: “Quando torni a gareggiare è perchè ti senti più o meno pronto a salire in sella. Quello che mi ha sorpreso di più è quanto sia impegnativa la motogp, mi ha sorpreso che in palestra ti puoi sentire pronto ma quando sali in sella ci sono forze laterali e altri elementi che in palestra non trovi e neppure con moto da strada. In più ci sono con te i 10 migliori piloti del mondo quindi non è per niente facile”.

Infine, a Marc è stato domandato cosa ne pensa del fatto che in circuito, questo weekend, tornerà ad esserci un po' di pubblico: “E' bello per noi e per il mondo da vedere, - ha concluso - è un buon passo nella giusta direzione, il primo GP in Spagna porta i fan sugli spalli come abbiamo visto per calcio e tennis che hanno aperto le porte ai tifosi. Spero che aumenteranno in futuro noi ce ne accorgiamo”.

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