MotoGP Catalogna, Marquez: “Mi spaventa l’idea di fermarmi nuovamente”

MotoGP Catalogna, Marquez: “Mi spaventa l’idea di fermarmi nuovamente”© Milagro

"Non ho ancora la sensibilità per impostare una strategia. Ho cercato di non pensare al braccio, ma in due o tre punti devo adattare la mia guida. Doohan? Con lui mi sento come un bambino a scuola"

04.06.2021 ( Aggiornata il 04.06.2021 19:12 )

Non è una novità che Marc Marquez sia ancora alle prese con una condizione fisica ancora approssimativa, ed il venerdì del Montmelò lo ha ribadito. La 16° posizione a fine giornata infatti può essere letto come un campanello d’allarme, ma lo spagnolo cerca di vedere il bicchiere mezzo pieno, rilevando alcuni miglioramenti rispetto all’ultimo fine settimana di gara.

“Oggi ho cercato di iniziare la giornata senza pensare al braccio, ma ho subito capito che due o tre punti avrei dovuto adattare la mia posizione in sella alla mia condizione fisica, in particolare nelle curve 3,4,12 e 13. In altri punti invece non ho problemi, ad esempio la staccata infine al rettilineo, ma in generale mi sento meglio rispetto al Mugello, anche se il risultato in classifica è stato lo stesso”.

In quel GP d’Italia Marquez aveva paventato l’ipotesi di fermarsi nuovamente, un’opzione che lo spagnolo cerca di non considerare, pur restando realista.

“L’idea di fermarmi nuovamente mi spaventa, ma non devo nemmeno illudermi immaginando una realtà fittizia nella quale va tutto bene. Al Mugello ho sofferto, ma giorno dopo giorno la situazione è migliorata: in piste in cui devo adattarmi non è facile, ma mentre un calciatore può allenarsi in tanti modi, un pilota del può allenarsi nel modo migliore solo guidando”.

Marc: “Io e Honda non siamo nella migliore situazione possibile”


Tralasciando il problema fisico e spostandosi sul tema tecnico la situazione non migliora. La Honda infatti sembra essere al momento una delle moto meno performanti della griglia.

“E’ chiaro che Honda non è nella migliore situazione possibile, e lo stesso vale per me. Stiamo lavorando tutti insieme, ma per il momento ogni pilota Honda deve raccogliere il massimo in ogni gara, perché è l’unico modo per migliorare e crescere”.

A preoccupare Marc non è solo la Honda, ma anche la crescita delle altre moto, unita all’impossibilità di poter impostare una reale strategia legata alle gomme.

“Normalmente con poca aderenza sono veloce, ma ora le altre moto sono migliorare. Nel secondo settore ad esempio l’aderenza è fondamentale, e le Yamaha sono le più veloci. Ho provato la gomma soffice al posteriore per capire se potesse essere un’opzione per la gara, e lo è. La verità però è che al momento non ho la sensibilità per scegliere le gomme in autonomia, quindi devo seguire la maggioranza”.

Marc: “Con Doohan mi sono sentito un bambino a scuola”


A regalare un sorriso allo spagnolo ci ha pensato nei giorni scorsi una leggenda come Mick Doohan, che sembra avere regalato a Marquez alcuni consigli utili.

“Parlare con Mick è stato utile e interessante, forse un giorno dirò di cosa abbiamo parlato. Mi ha aiutato, del resto lui è uno dei miei eroi, del quale ho cercato di segnarmi ogni parola, anche perché ha vissuto una situazione simile alla mia. Mi sono sentito un po’ come un bambino a scuola”.

L’ultima battuta il 93 la dedica al rischio pioggia di domenica, che potrebbe (come a Le Mans) essere una carta a suo favore.

“Sull’asciutto soffrirei certamente meno, ma come già detto se un pilota spera nel bagnato vuole dire che non sta bene per nulla, quindi mi auguro che sia asciutto. Gara dopo gara devo lavorare per migliorare, e spero di poter compiere degli ulteriori passi avanti nei test di lunedì”.

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