MotoGP, Petrucci come Lorenzo: l'importanza dell'ergonomia in sella

MotoGP, Petrucci come Lorenzo: l'importanza dell'ergonomia in sella

Protagonista di un inizio di stagione complicato, Danilo Petrucci spiega l’importanza dell’ergonomia e dell’aereodinamica nella MotoGP d’oggi

17.06.2021 17:17

Ci si aspettava di più dall’inizio di stagione di Danilo Petrucci. Il binomio tra il pilota italiano e la KTM non ha ancora dato i suoi frutti, come dimostrano i risultati ottenuti fino ad ora. Al di fuori del quinto posto di Le Mans, Danilo è riuscito solo un’altra volta a finire la gara in top ten, al Mugello, circuito teatro di una delle due vittorie in top class del ternano. Le difficoltà di Petrucci sono di natura tecnica, lo stile di guida aggressivo sulle gomme non si adatta perfettamente alla moto austriaca, che ad oggi sembra essere sfruttata meglio da tutti gli altri piloti della Casa di Mattighofen. Oliveira in primis.

Petrucci spiega l’importanza dell’ergonomia della moto: “La posizione in sella è fondamentale”


L’ergonomia e l’aereodinamica delle MotoGP d’oggi sono sempre più essenziali per adattare la moto ad ogni circuito, cercando di far trovare al pilota il feeling migliore per togliere decimi, curva dopo curva. A tal proposito, Danilo Petrucci ha spiegato ai microfoni di MotoGP.com l’esigenza di settare nel migliore dei modi l’ergonomia della moto, evidenziando come la posizione in sella e la distribuzione dei pesi influiscano in maniera incisiva su tutte le fasi di guida, dall’inserimento in curva, alla percorrenza fino alla fase di accelerazione in rettilineo.

"L’ergonomia è la prima cosa da cambiare per un pilota che arriva su una moto nuova, essendo la prima cosa con la quale ci si rapporta. La posizione in sella è fondamentale, perché bisogna stare in quella posizione per tutta la gara, quindi dev’essere comoda oltre che efficace, anche perché queste moto sono molto pesanti. Una posizione scomoda in sella può anche fare male". Il ternano ha sottolineato alcune sue esigenze particolari: "Le gambe vanno tenute molto in basso e nel mio caso, essendo uno dei piloti alti della MotoGP, ci dev’essere molto spazio tra il serbatoio laterale e la pedana, in modo tale da avere un buon feeling nei cambi di direzione. La distanza del sellino dal serbatoio serve a trovare la migliore soluzione aereodinamica, quando ci si mette in carena sul rettilineo. Il serbatoio gioca un ruolo essenziale in quanto migliorando l'appoggio su di esso con le gambe si ha più aderenza in curva e così si migliora il controllo della moto anche in curva".

Jorge Lorenzo e la Ducati, quando i dettagli fanno la differenza


Da sempre il set-up della moto focalizzato sulla distribuzione dei pesi e sull’aereodinamica è al centro del lavoro ai box durante i turni di prove. Turni che sono diventati sempre più importanti per arrivare alla domenica con il pacchetto prestazionale migliore. Ricordiamo ad esempio, quanto cambiò per Jorge Lorenzo una corretta posizione in sella alla guida, quando i risultati in Ducati non arrivavano. Lo spagnolo, dopo le prime 4 gare in cui aveva collezionato solo 16 punti, cambiò il serbatoio, in modo da aiutarlo nella guida e nel controllare la moto con le ginocchia, soprattutto in curva. Questa mossa si rivelò vincente, tant’è che arrivarono due vittorie di fila.

  • Link copiato

Commenti

Leggi motosprint su tutti i tuoi dispositivi