MotoGP Germania, Miller duro sulle penalità: “Le regole sono regole”

MotoGP Germania, Miller duro sulle penalità: “Le regole sono regole”

Il pilota australiano si è dimostrato a favore delle penalità inflitte dalla Race Direction riguardo alla gara scorsa ma anche in generale: “Penso che nessuno ami l'arbitro ma è necessario che ci sia”

17.06.2021 ( Aggiornata il 17.06.2021 18:36 )

Lanciato dopo il terzo posto nel Gp della Catalogna Jack Miller è pronto a fare bene anche in Germania. Una pista che per Ducati non sembra la favorita, ma come ha detto il pilota australiano mai dire mai. Anche il Sachsenring, quindi, potrebbe regalare sorprese in Casa della rossa.

Un tracciato che potrebbe sorprendere


“Questo tracciato - ha detto Jack Miller in conferenza stampa - è speciale per me. Qui ho disputato una delle mie migliori gare in Moto3 mentre in Motogp ho avuto alti e basi. Il circuito è comunque divertente, ha le sue peculiarità e la sua unicità. A differenza degli altri che si assomigliano, questo è diverso quindi è bello e sono emozionato di girare qui. Nel 2019 abbiamo avuto una bagarre con Dovizioso e Petrucci e non vedo l'ora di sperimentare questa pista con il pacchetto Ducati Factory 2021. Le previsioni meteo poi sono fantastiche per tutti il weekend, cosa volere di più”.

Miller quindi non è preoccupato che questo circuito non sia il prediletto per le Ducati: “Può essere che sia così – ha aggiunto - ma ciò non significa che non si possa fare un buon lavoro nel weekend. Le curve sono come in altri tracciati, in più qui non ci sono troppi cambi di direzione come ad esempio succede ad Assen, quindi abbiamo due elementi diversi tra questa settimana e la prossima e non vedo l'ora di vedere come la moto se la caverà, sicuramente sarà meglio del 2019. Certo, alcuni tracciati possono non essere ottimali per la Ducati ma dobbiamo trasformarli in tracciati che sono per la Ducati”.

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Si ride e si scherza ma...


Durante la conferenza è stato chiesto ai piloti presenti cosa ne pensassero delle penalità inflitta a Quartararo nel GP della Catalogna: “Alla fine la tuta si è aperta - ha precisato - quindi bigognava prendere una decisione subito. C'hanno messo tre ore, ma è sempre la Race Direction quindi non possiamo dire niente. Penso che nessuno ami l'arbitro ma è necessario che ci sia. Se fosse accaduto in occasioni diverse sarebbe stato lo stesso se si va in Safety Commission si capisce cosa succede. Anche noi abbiamo voluto le regole che adesso vengono applicate, si va sempre più veloci e sempre più larghi e il circuito diventa sempre meno sicuro. Come le chicane, prima c'era la ghiaia e nessuno c'andava però adesso i piloti ci vanno. Le regole sono regole nessuno ama il lavoro dell'arbitro, tutti possiamo fare meglio noi come loro, però deve esserci qualcuno che deve essere il cattivo della storia”.

"Ci penseremo a suo tempo"


Infine, sulla squadra a tre punte firmata Ducati che in questa stagione sta andando molto forte. Oltre a Miller, sono protagonisti anche Zarco e Bagnaia, questo sarà un problema quando le cose inizieranno a farsi più serie per il Mondiale? “Penso che più la Ducati è forte meglio è per noi, - ha concluso - il campionato è lungo e se tu puoi essere il pilota che ha più chance di essere sostenuto tanto meglio. Bisogna fare in modo di essere quel ragazzo lì. Così come fanno le altre Case. Ache con Pecco ci sono piste in cui lui sarà veloce altre io ma questo è tutto buono”.

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