MotoGP Germania, Bagnaia: “Non ho messo la gomma nuova per il time attack”

MotoGP Germania, Bagnaia: “Non ho messo la gomma nuova per il time attack”© Milagro

“Ad inizio sessione ho avuto problemi ad andare veloce ed ho capito subito che qualcosa non andava” spiega il pilota piemontese di Ducati dopo l’ultima posizione nelle FP2

19.06.2021 09:45

Non inizia certo nel migliore dei modi il venerdì del Gran Premio di Germania per Pecco Bagnaia, su una pista oltretutto per lui indigesta. L’alfiere Ducati ha chiuso il Day 1 all’ultimo posto nella classifica dei tempi, risultato insolito per lui. Pecco ha preferito concentrarsi sul passo con gomme usate piuttosto che mettere la gomma nuova per il time attack alla fine.

Nel suo media debrief, Pecco spiega che cosa non ha funzionato e quello che servirà domani per entrare diretto in Q2 

“Dobbiamo migliorare i primi 6-7 giri con gomma nuova”


Pecco Bagnaia apre il suo meeting con i giornalisti spiegando il problema evidenziato durante la seconda sessione di libere ed il lavoro svolto. “Oggi ho lavorato con le gomme usate non mettendo la gomma nuova per il time attack. Con le gomme nuove ad inizio sessione ho faticato tanto per fare un giro veloce ed è facile intuire che qualcosa non ha funzionato a dovere perché nell’ultimo giro ero solo 1 decimo più lento del mio giro veloce. Siamo costanti con i tempi ma dobbiamo migliorare nei primi 6-7 giri con gomma nuova perché faccio fatica al contrario degli altri. Siamo vicini perché fare 22.2-22.3 dopo 23-24 giri con gomma usata è un gran passo.

Sul discorso gomme poi aggiunge: “Oggi mi sono concentrato sulla hard anteriore e media al posteriore e non è andata male. Domani proverò la hard al posteriore, ho visto Jack molto costante con quella soluzione ma per prima cosa nelle FP3 farò i due time attack che oggi non ho fatto.” 

“Non sono spaventato dalla gara”


Pecco parla del rapporto non certo idilliaco con il tortuoso tracciato tedesco ma è anche speranzoso per la gara considerando il passo, migliore rispetto a quello di due anni fa. “Sono ultimo, ho ancora tanto da imparare (ride). Rispetto a due anni fa il mio passo è decisamente migliore, non sono spaventato per la gara. Sachsenring è una pista dove è ho sempre fatto molta fatica: in Moto2 nel 2017 sono andato a podio ma faticando parecchio per tutto il weekend. So come gestire le gomme su questa pista ma per me è difficile essere veloce con le gomme nuove. Devo lavorare sulle gomme ma sono sicuro che per domenica sarò forte.”

“Nella MotoGP di oggi è facile essere dietro se non fai time attack”


Il ducatista spiega il suo stato d’animo e poi analizza i turni dei suoi avversari, a cominciare dal Re del Sachsenring Marquez. “Innanzitutto non sono giù di morale. La MotoGP di oggi è ad un livello mai visto prima quindi è normale che se non fai un time attack ti ritrovi dietro. Abbiamo visto Marquez essere davanti con le gomme usate ma c’è anche da dire che lui è partito con le dure e poi ha messo le medie, la condizione di grip era molto diversa. Non è bello essere ultimi ma non aver fatto il time attack per forza di cose ti fa stare più indietro.” 

Pecco poi aggiunge: ”L’anno scorso era una costante perché facevo il time attack il sabato mattina ed il primo giorno ero sempre dietro nella prima parte di stagione. Sono contento del lavoro fatto oggi perché siamo migliorati ed essere stati costanti sul passo era qualcosa di cui avevo bisogno perché a Barcellona mi è mancato proprio quello soprattutto nell’ultima fase di gara. Oggi sono riuscito a fare un passo avanti, sono riuscito ad essere costante fino all’ultimo giro di gomma, un passo che in gara permette di stare davanti. Miglioreremo sicuramente durante il weekend e domani un passo in avanti lo farò perché so dove devo migliorare.”

“Quando ci sono piste Ducati tutti parlano”


Pecco chiude “polemizzando” sulla questione piste Ducati vs piste di altre marche. “Quando ci sono piste Ducati tutti parlano "ah quella è una pista Ducati", quando invece una pista è favorevole ad Honda tutti zitti. E’ un po’ strana questa cosa. E’ sempre il pilota a fare la differenza però ci sono piste dove la moto si adatta meglio o peggio, in questo caso penso che la nostra moto si possa adattare bene ma la differenza dobbiamo farla noi soprattutto io perché qui ho sempre faticato e quindi devo essere più io a dovermi adattare alla pista più che la moto. Quando sono partito mi sono trovato abbastanza bene, la moto funziona già anche lei abbastanza bene ed è già bilanciata. Sono io che devo fare la differenza, sto perdendo pezzi in giro e non riesco a fare un giro completo pulito. Vedendo anche i dati nel mio giro buono non c’è un settore buono.”

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