MotoGP, Pol Espargaró: “Non sono in Honda per lottare per la top 10”

MotoGP, Pol Espargaró: “Non sono in Honda per lottare per la top 10”

Lo spagnolo ha parlato di questa prima parte di campionato passata con Honda, soffermandosi sui problemi avuti e sulla buona atmosfera che respira nel box

17.07.2021 ( Aggiornata il 17.07.2021 09:36 )

Che il 2021 non sia iniziato forte per Honda lo dicono in primis i risultati. Perché a parte la vittoria del Sachsenring, che porta il nome di Marc Marquez, la Casa alata non ha ottenuto altri podi e il nuovo arrivato nel team ufficiale fatica ad adattarsi. Pol Espargaró, infatti, ha ottenuto come miglior risultato finora due ottavi posti – in Qatar e Francia – e gli manca ancora molto prima di poter lottare costantemente per il podio.

La RC213V l'ha subito conquistato


In realtà però con la moto è stato amore a prima vista. “Quando ho visto la Honda per la prima volta ho pensato che questa fosse davvero la mia moto ha dichiarato lo spagnolo al sito ufficiale motogp.com. Il catalano ha proseguito: “Tutti dicono che Honda è una moto difficile da guidare, ma penso che tutte le moto siano difficili da guidare. Bisogna lavorare molto, tutto dipende dallo stile di guida, per cui si va più veloce con una moto o con un’altra”.

Le difficoltà della Casa alata sono alla luce del sole


Non si possono più nascondere i problemi tecnici e il trentenne ha aggiunto: “Honda non si è adattata tanto bene quanto le altre Case a queste gomme e lo sviluppo negli ultimi due anni si è rallentato, se non si è addirittura fermato. Gli avversari hanno fatto uno step in più”. Su questo lui ha le idee molto chiare: “Il pilota con più esperienza, Marc, non c’era per dire ai giapponesi cosa non stava funzionando, per questo motivo credo si siano un po’ persi”. In più Pol arriva da una moto molto diversa e ammette: Dopo quattro anni alla guida di una KTM non è stato facile adattarsi a questa moto. Sono felice perché credono in me. Spero che la situazione possa migliorare molto presto”.

L'importante aiuto di Alberto Puig


In vista della seconda parte di stagione si è già posto degli obiettivi: Non voglio passare un altro anno soffrendo così, non me lo merito. Punto a lottare per la top 5. Questo è quello che Honda si aspetta da me e lotterò per riuscirci”. Dalla sua parte ha la Casa e ha raccontato: Alberto Puig mi sta aiutando nell’adattamento, è un grande aiuto per me. Quando parlo dei miei problemi vedo che mi capisce davvero e mi ascolta. Quando senti questa fiducia importante, è molto positivo per il pilota”.

Come lui anche il suo team: “Per me le relazioni personali all’interno del box sono molto importanti per ottenere dei risultati, fanno parte del risultato. Il rapporto è già molto buono e sono certo che questo feeling migliorerà anche in futuro”.

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